Zero ispirazione per i social? Cercala (anche) nei settori che non ti interessano
Ciao *|MERGE1|*,
benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Come stai? Io tutto bene, pronta per un maggio ricco di gite: mercoledì 10 a Milano per Celebrità di internet e studiosi di meme, un evento a metà tra standup-comedy e game show che si prospetta davvero frizzante. A fine mese Torino, al Salone del libro. In entrambi i casi se ci sei anche tu fammi un fischio, via mail o Instagram, che ci salutiamo.
Nella scorsa puntata abbiamo parlato della .
Per me è stato divertente scriverne perché attualità, giornalismo e media, sono mondi in cui orbito da diversi anni, sia per interesse personale che per il percorso professionale che ho intrapreso.
Se da una parte è importante conoscere bene il proprio campo di gioco (se mi leggi da un po' sai quanto io sia a favore della verticalizzazione dei social media manager), dall'altra sono convinta che sia altrettanto utile fare anche il contrario.
Alzare lo sguardo e rivolgerlo a brand con cui non si ha niente a che fare, per interesse personale o professionale.
Quante volte ci troviamo a non avere più idee per i contenuti social?
Spesso succede specialmente se lavoriamo su un progetto da diverso tempo.
A volte ci fissiamo troppo su quello che stanno facendo i nostri simili, quelli del nostro stesso settore. Lo facciamo noi SMM e lo fanno anche i nostri clienti, capi, direttori marketing.
In questo modo però il rischio di omologarci, di creare contenuti tutti uguali e per questo meno efficaci, è altissimo.
Oggi faccio outing e ti dico che uno dei brand che ultimamente seguo con curiosità appartiene a un mondo di cui non mi potrebbe interessare meno e in cui non ho ambizione di entrare, ma che allo stesso tempo - e forse proprio per questo - mi ha regalato ispirazione.
Filosofia spiccia ma vera: ciò che è diverso è sempre arricchente.
Pensare fuori dalla scatola ci aiuta a immagazzinare riflessioni e idee utili per gestire i social degli altri quando ci sembra di non avere più niente da dire.
Qui sotto trovi qualche spunto interessante per tecniche di social media management direttamente dai canali dellaFormula 1. Lol, rido anche solo a scriverlo. Spero ti sia utile.
Come sempre fammi sapere cosa ne pensi e se anche tu sbirci profili di brand che non sbirceresti mai.
Buon weekend di post programmati e alla prossima!
V.
Zero ispirazione per i social? Cercala (anche) nei settori che non ti interessano
Se dovessi individuare lo sport che più mi annoia al mondo non avrei dubbi: la formula 1.
Niente di personale, è uno sport rispettabilissimo come tutti gli sport, ma io non ci trovo niente di interessante. Sono gusti.
PERÒ, PERÒ.
Però poi ci sono i canali social della Ferrari, anzi di Scuderie Ferrari (non sono i canali principali del brand automobilistico, ma quelli che raccontano le gare e i piloti), che da quando mi sono comparsi a caso sulla timeline di Twitter vado sempre a guardare.
Da Twitter a Instagram il tono di voce usato è sempre caldo, poche parole ma cariche, costante ricerca del dialogo con la community.
Ti sento, starai pensando eh grazie, Valentina, sicuramente avranno tante risorse a disposizione e un enorme team social per fare tutte le cose per bene.
Certo, non credo proprio manchino le risorse a Scuderie Ferrari e noi non sempre abbiamo a disposizione Charles Leclerc come "prodotto" da comunicare.
Ma chi l'ha detto che dobbiamo replicare pari pari tutta la situazione? Nessuno.
Prendiamo spunto e proviamo ad adattare qualcosa, con le giuste proporzioni, ai progetti che seguiamo.
Io spesso e volentieri faccio così specialmente in fase di brainstorming e grazie all'equazione che mette a sistema "Bell'idea" + "Fattibilità tecnica" + "Obiettivi del brand" di solito trovo delle idee utili da inserire in strategia.
Queste, ad esempio, sono alcune delle attività social di Scuderie Ferrari che apprezzo:
🫂 La community è sempre coinvolta
I piloti della Ferrari hanno fan in tutto il mondo, ma con #Tifosi Scuderie Ferrari cerca di radunarli tutti sui propri canali.
Lo fa rivolgendo loro domande dirette come "dove guarderete la gara di oggi?" oppure "quale gara* state aspettando di più?"
*forse avrei dovuto scrivere corsa? vedi, non ne so proprio niente di questo sport, pardon.
🤡 Seri ma non seriosi
Proprio per la popolarità e l'importanza del brand a livello mondiale Scuderie Ferrari potrebbe tirarsela molto. Non lo fa perché sa che siamo sui social e quindi non serve essere ampollosi.
Anzi, la scelta delle parole spesso cerca di andare incontro al linguaggio di internet.
Diciamolo alla PMI che vuole scrivere sempre in aziendalese all'interno di un post.
📱 Multimedia, tra il serio e il faceto
I visual utilizzati sui social da Scuderie, sia in grafica che video, sono ovviamente di alta qualità. Non per questo però la squadra social si esime dal pubblicare contenuti realizzati con uno smartphone e/o non brandizzati.
Ad esempio su questo video non hanno, giustamente, inserito loghi, cornici, ecc. Il brand emerge già dalla presenza dei due piloti ed è più efficace e coerente un video homemade.
👩💻 Il coinvolgimento del SMM
Adoro, ADORO, quando vedo contenuti social fare esplicitamente riferimento alla presenza del social media manager. Nei post di Scuderie Ferrari lo chiamano Admin, termine forse più contemporaneo (non ho dati a riguardo ma su TikTok è frequente sentirlo nominare), ma quello rimane.
Scrivere ogni tanto dei contenuti dal punto di vista del SMM aiuta a creare empatia con l'audience. Lo abbiamo visto bene anche durante la famosa campagna di Unieuro.
Senza contare che 1) non serve metterci la faccia 2) aiuta a personificare il brand e 3) una comparsata, anche velata, ogni tanto ce la meritiamo.
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