Come funziona Threads, tra Twitter e Instagram
Ciao *|MERGE1|*,
benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Questa settimana possiamo riassumerla tranquillamente così:
Meta ha sparato i fuochi d'artificio e pubblicato la sua nuova piattaforma social: Threads.
Ho scritto un recappino delle cose da sapere, spero ti sia utile. Come sempre fammi sapere cosa ne pensi.
Buon weekend di post programmati e alla prossima!
V.
Come funziona Threads, il nuovo social di Meta
Il meme riportato sopra riassume bene le vibes dei social media manager il giorno in cui Meta ha reso disponibile Threads. Lo trovo particolarmente adatto alla situazione italiana ed europea: visto che dovremo aspettare ancora un po' prima di metterci le zampe sopra, per ora viviamo ancora la versione sorridente di Pedro.
In risposta a un mio TikTok dove ho scherzato su questa cosa una persona mi ha scritto, sintetizzo: "non me ne preoccuperei, da noi Threads non è disponibile".
Certo, ma non credo dovrà passare molto tempo prima che arrivi anche da noi. Ho certezza di questo? no, ma è plausibile. Prima o poi troveranno una quadra riguardo la regolamentazione dell'uso dei dati, tanto vale portarci avanti. A tal proposito, ecco un recappino su come funziona Threads:
Threads è una nuova app social creata dal team di Instagram per condividere contenuti testuali
Si accede a Threads attraverso il proprio profilo Instagram, da cui si può importare la bio e la lista dei following
I post su Threads possono avere una lunghezza massima di 500 caratteri e includere link, foto e video della durata massima di 5 minuti
Il feed include post pubblicati da persone che seguiamo e contenuti consigliati da nuovi creator che non conosciamo
Possiamo condividere un post di Threads sulle Stories di Instagram o altre piattaforme esterne
Attualmente l'app è disponibile solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. In Italia e in generale in Europa non possiamo ancora accedere per via delle normative europee sul trattamento dei dati
Ecco un'anteprima del feed e del profilo:
Per provarla ufficialmente dobbiamo aspettare, ma se ti piace smanettare e hai un abbonamento VPN puoi accedere tramite questa via traversa.
Nel frattempo possiamo studiare le presentazioni Meta e gli screenshot entusiasti dei colleghi statunitensi e inglesi. Se date un'occhiata ad esempio ai canali del nostro vate Matt Navarra, il clima è frizzante.
C'è entusiasmo perchè Zuckerberg sta provando a rispondere a una necessità e a colmarla con una soluzione.
Mi riferisco a Twitter, alla crisi che sta attanagliando l'app ormai da mesi e alla delusione crescente dei suoi utenti (in ultimo dovuta all'imposizione del limite di tweet che si possono leggere al giorno).
Threads di Meta è dichiaratamente un guanto di sfida gettato a Twitter per provare a rubare utenti, sia perché il content puramente testuale manca su Instagram, sia perché negli ultimi mesi sono nati diversi spazi digitali decentralizzati in risposta alla gestione del social da parte di Elon Musk.
In che modo, quindi, Threads è diverso da Twitter? Riuscirà a sostituirlo?
Cito Viola Stefanello, giornalista del Post esperta di tecnologia, che ha scritto un articolo ricco di informazioni e interventi di esperti sul tema:
«La principale caratteristica che dovrebbe rendere Threads diverso da Twitter è il fatto che l’app è stata sviluppata a partire da un protocollo decentralizzato. Semplificando molto, questo significa che in futuro dovrebbe essere possibile seguire su Threads gli utenti che hanno profili su altri spazi digitali decentralizzati come Mastodon, dove è possibile pubblicare post simili a Twitter senza dover dipendere da una piattaforma privata controllata da un’azienda.
Meta ha però ammesso che questa funzionalità non è ancora pronta, come non è pronta su Bluesky, un’altra alternativa a Twitter che negli ultimi mesi ha attirato le attenzioni di appassionati di tecnologia e addetti ai lavori, e che però per il momento è aperta a un numero limitato di beta-tester e accessibile soltanto su invito da parte di qualcuno che ha già un profilo.
Il principale vantaggio di Threads è il fatto che è molto facile collegare il proprio account a quello di Instagram e ritrovare le stesse persone già seguite su quella piattaforma, dato che entrambe le applicazioni appartengono alla stessa azienda.»
Lo diciamo spesso: negli ultimi anni Meta non ha creato prodotti particolarmente innovativi. Zuckerberg è molto bravo a copiare e/o integrare elementi che hanno successo su altre piattaforme (vedi le Stories, i Reels).
Questa volta l'iniziativa rappresenta una commistione tra la facile fruibilità di Instagram e l'immediatezza di Twitter.
Il fatto che le due app (Instagram e Threads) siano collegate, rende mondo facile il consumo di Threads e segna un punto a favore del suo potenziale successo.
Dall'altra parte sarà da vedere se la piattaforma riuscirà a sviluppare un tono di voce, un ecosistema e uno stile tutto suo.
Notizie e politica per ora non sembrano interessare i vertici di Meta. Adam Mosseri ha già dichiarato che questi due temi non verranno incentivati, nonostante sia inevitabile che riguarderanno molti contenuti.
Interessante anche la scelta del nome. Su Twitter i threads sono un formato che negli ultimi anni ha acquisito grandi potenzialità. Si tratta di una serie di tweet uno agganciato all'altro che in questo modo permette di scrivere un testo lungo, scavalcando il limite di caratteri tipico di Twitter.
Ecco, se c'è una cosa che si può iniziare a fare per capire Threads prima che arrivi in Italia è proprio quella di studiare Twitter, se non si conosce già. D'altronde si tratta dichiaratamente di una sua copia.
Magari per te è scontato, personalmente sono sempre stata fan del social dei cinguettii, ma in Italia Twitter non è mai diventato pop al livello ad esempio di Instagram quindi è possibile che tra di voi che mi leggete ci siano dei detrattori o persone poco fan della piattaforma.
Altra cosa che possiamo fare per non farci cogliere alla sprovvista è indagare i primi utilizzi di Threads da parte dei brand. Online trovi già diversi esempi di contenuti pubblicati da vip e aziende.
Come sottolinea Rachel Karten nella sua newsletter Link in bio, gran parte dei post dei brand non sono altro che i tweet che hanno performato meglio, riproposti. Ci sta, il primo periodo su una piattaforma è sempre all'insegna della scoperta e dei test.
Ancora è presto per parlare di Threads strategy, ma la fatidica domanda "quindi, cosa pubblichiamo su Threads?" da parte del cliente/capo molto probabilmente arriverà. Abbiamo il vantaggio di poterci pensare in anticipo.
Per approfondire ulteriormente Threads, ti lascio qualche link:
L'intervista di Casey Newton ad Adam Mosseri
Q&A del Guardian
Tutti gli aggiornamenti relativi alla piattaforma, su The Verge
...ma anche questo tweet di Mark Zuckerberg, il primo dopo tipo 11 anni. Re dei passivo aggressivi.
☄️ Top 5 social media news
Threads raggiunge 30 milioni di utenti in meno di un giorno
Twtter avvia un'azione legale contro Meta
Instagram permette le Collab a tre, non solo a due
Twitter testa chiamate vocali e video nei DM
LinkedIn invece lavora per garantire opportunità di monetizzazione ai creator
👓 Da leggere, ascoltare, guardare
Il dizionario di Meta per affrontare Threads: Threads Dictionary
Esiste un sottobosco di pagine Instagram, Facebook, TikTok e YouTube a sostegno della monarchia italiana. Ne parla Laura Fontana sul Post
TikTok vuole conquistare (o distruggere) l'editoria
Anche TikTok ora ha un servizio di streaming musicale su abbonamento. Si chiama TikTok Music
Perchè la Francia ha minacciato di bloccare TikTok
📚 Biblioteca social
Una raccolta di letture utili a noi che ci occupiamo di social media. Dai saggi ai romanzi. Clicca sul bottone giallo per accedere all'archivio.
Ciao! Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist. Dal 2015 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: la mia newsletter nasce per questo.
Se ti piace Fuori dal PED, diffondila: inoltrala ad amici e condividila nelle Stories, su LinkedIn, in ogni luogo e in ogni lago
Vuoi migliorare la tua strategia social? Possiamo sistemarla insieme. Leggi qui e raccontami in una chiamata gratuita
Vuoi promuovere il tuo prodotto/servizio ai social media manager? Questa newsletter parla a oltre 1.200 esperti social e digital. Scrivimi e parliamone
Puoi anche offrirmi un caffè virtuale per supportare il progetto, se ti va.
Piccolo spazio pubblicità:
- Vuoi aprire partita iva? Clicca qui e risparmia €50 sul primo anno con Fiscozen
- Questa newsletter contiene link affiliati Tlon/Amazon: se acquisti da lì ricevo una piccola percentuale che userò per finanziare la newsletter
- L'immagine di copertina è stata realizzata da Giorgia Petracci, il mio logo da Egidio Filippetti
- Puoi leggere Fuori dal PED anche sull'app Mindit
Mi trovi, ovviamente, anche sui social. Clicca qui sotto e colleghiamoci. Mailchimp è boomer e non ha il bottone per TikTok, ma sono anche lì.