I politici più seguiti sui social nel 2023
Ciao *|MERGE1|*,
benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Come stai? Hai visto quante spunte blu su Instagram? Ebbene sì, le spunte a pagamento (Meta verified) sono arrivate anche da noi, e parecchi creator/influencer si stanno abbonando.
Ma se tutti possono verificarsi da soli, qual è il senso della spunta blu, nata per legittimare l'account di un personaggio pubblico? forse è meglio non chiederselo, altrimenti cambiamo lavoro.
Il tema di oggi: di nuovo Threads, perchè in settimana sono stati pubblicati dei dati relativi a un tema che se mi segui da un po' sai interessarmi molto.
Parliamo della presenza social dei leader politici, di come si approcciano a Threads e in generale alle principali piattaforme.
Occhio che tra le varie top 10 dei leader più seguiti nel 2023 c'è anche la nostra Presidente del Consiglio 👀
Ti lascio alla ciccia di questa newsletter. Fammi sapere cosa ne pensi, se vuoi, e passa un buon weekend.
Alla prossima,
v.
I leader politici più seguiti sui social nel 2023
Sabato scorso di come funziona Threads, la nuova app social di Meta, e di come l'azienda abbia deciso di scoraggiare le conversazioni su politica e attualità su questa piattaforma.
Se da una parte questa posizione può significare prendere le distanze da una tendenza tipica di Twitter, e quindi differenziarsi, dall'altra sembra un obiettivo abbastanza pretenzioso: da sempre le notizie muovono i social. Riuscirà Threads a farne a meno?
Inoltre, come si comporterà la piattaforma nel momento in cui su Threads approderanno i leader politici?
Dallo sviluppo della diplomazia digitale, dai primi utilizzi di Twitter in poi, politica e istituzioni sfruttano i canali social per comunicare. E da altrettanto tempo i contenuti delle figure politiche riguardano prevalentemente politica, notizie, attualità.
Che in generale le conversazioni su questi temi degenerino spesso è un altro discorso, ma evitarle di default equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto.
Se ai piani alti di Meta, inoltre, sperano di creare un luogo fatato dove i contenuti negativi non esistono, allora devono applicare questa direttiva anche ai contenuti dei leader, non solo ai contenuti degli utenti semplici.
Nonostante la dichiarazione di Mosseri, politici, capi di stato e ministri sono infatti già arrivati su Threads.
Secondo un'analisi di DigiTips, in 103 tra leader e ministri hanno già aperto il proprio account sul neo nato social.
Sbirciando tra i loro primi contenuti è chiaro (e fisiologico) che le regole del gioco di questa piattaforma debbano ancora essere scritte, ma in qualche modo - che Mosseri lo voglia o no - la politica sembra proprio che ne farà parte.
Ad ora il leader più seguito su Threads è Nayib Bukele, Presidente di El Salvador.
Seguono il Presidente del Brasile e della Colombia.
Questi dati mi regalano un assist per fare il punto anche sugli altri canali social.
Sempre DigiTips a maggio di quest'anno ha stilato le classifiche dei leader mondiali più popolari sui diversi social media.
Qualche dato:
Narendra Modi, Presidente dell'India, continua a detenere il record: è il leader più seguito sui principali social network (Facebook, Twitter, Instagram e YouTube)
LinkedIn è la piattaforma meno utilizzata dai leader mondiali, ma Justin Trudeau, Primo ministro del Canada, ci crede e risulta il più seguito
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram è il leader con il pubblico più ampio
Su TikTok vince il Presidente di El Salvador, Nayib Bukele
La nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è la 7ima leader più seguita al mondo su TikTok (1.100.00 follower)
In generale i Paesi di Asia e America Latina continuano ad avere la meglio all'interno di queste classifiche.
Sia per una banalissima questione numerica a livello di abitanti, sia perché spesso i loro leader sono early adopters. Arrivano subito sulle piattaforme appena disponibili. Ma anche per i toni e i contenuti divulgati dai leader, spesso polarizzanti e controversi, e per questioni geopolitiche.
Se in Europa e Stati Uniti TikTok suscita preoccupazioni dovute all'uso dei dati da parte dell'app cinese, in Sud America no. Vedono la Cina come un partner strategico, non come un avversario. Qui un articolo del Time sul tema, se vuoi approfondire.
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Ciao! Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist. Dal 2015 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: la mia newsletter nasce per questo.
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