Se il tuo capo non capisce i social
Fuori dal PED #67 | Cosa fare per cambiare la tua situazione
Ciao, benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Ti avviso che questa sarà l'ultima newsletter inviata tramite Mailchimp. Non mi trovo più bene sulla piattaforma e nonostante sia affezionata al layout di Fuori dal PED sto traslocando su Substack.
A te che leggi cambia poco, la struttura delle mail sarà la stessa, anche a livello grafico cercherò di rimanere il più fedele possibile a questo layout, ma spero che nella nuova casa sarà più semplice interagire tra di noi :) Se ti interessano i motivi dietro questa scelta, ne ho parlato in questo post.
Dovrebbe andare tutto liscio (🤞), ma ti chiedo se per piacere il prossimo sabato puoi darmi feedback sulla ricezione della mail, rispondendo o commentando la puntata. Super grazie.
Passiamo al tema di oggi: nelle ultime settimane è uscito un bel report di Hootsuite dedicato allo stato dell'arte della carriera del social media manager.
Tra i tanti dati interessati emersi, uno è lampante: i SMM sono felici di fare questo lavoro ma la loro carriera è spesso messa a dura prova da problemi di salute mentale, dal mancato riconoscimento da parte dell'azienda o dalle eccessive responsabilità.
Secondo me a capo di tutte le problematiche spesso c'è la scarsa comprensione delle dinamiche del settore da parte dei datori di lavoro o capi reparto. Non ne faccio una colpa, ma di seguito vediamo come provare a risolvere questa situazione.
Ti saluto segnalandoti uno strumento molto simpatico per creare gif e meme con le nostre facce. Si chiama misgif.app. Allego un esempio (la resa è ottima, nella foto che ho caricato non avevo assolutamente quella espressione, lol). Buon divertimento!
E buon weekend di post programmati.
Alla prossima,
V.
P.S. visto che recentemente abbiamo parlato di , ti segnalo che dal 14 dicembre la piattaforma cancellerà tutti i post carosello pubblicati 🥲. Ma no worries, ha creato un nuovo strumento per caricarli.
Cosa fare se il tuo capo non capisce i social
Quello del social media manager è un lavoro tanto divertente quanto ricco di imprevisti, incomprensioni, in una parola: stress.
Non per niente, secondo l'indagine di Hootsuite, 2 SMM su 5 sostengono che il proprio lavoro abbia un impatto negativo sulla propria salute mentale.
I principali problemi dei social media manager
Il 66% degli SMM ha troppe responsabilità
2 SMM su 3 lavorano 40 o +40 ore alla settimana
Per il 56% degli SMM il capo non capisce i social media
La metà dei SMM non ha il tempo necessario per fare bene il proprio lavoro
La quasi metà degli SMM crede di non essere pagato adeguatamente
Qui sopra abbiamo parlato spesso delle condizioni di lavoro dei social media manager, professione che in Italia - ma anche all'estero, non credere - non sempre viene giustamente riconosciuta nonostante la richiesta di questo servizio sia senza dubbio sempre in costante crescita.
Un paradosso che può derivare da una ancora scarsa alfabetizzazione digitale e che ha delle conseguenze sulla produttività e l'efficacia del SMM.
Credo che sia proprio questo mancato riconoscimento a pesare più di ogni altra cosa sulla salute mentale, spesso vacillante, di chi fa questo lavoro.
È un peccato, perché alla fine chi lavora con i social ama farlo. Spesso se ne dimentica, ma è oggettivamente un lavoro divertente, nel senso più stretto del termine. E chi mentre lavora si diverte, lavora meglio.
Ora siamo qui per provare a migliorare la situazione.
Come fare, quindi, per valorizzare al meglio il nostro lavoro sui social?
Il report di Hootsuite schematizza bene due percorsi, che condivido e cerco di intraprendere sempre anche io.
Cosa fare se la tua azienda NON CAPISCE il valore dei social:
1) Fai qualcosa per cambiare la situazione: se il tuo capo ha dei dubbi su come stai lavorando sui canali dell'azienda, prova a convincerlo dell'efficacia della tua strategia.
È anche questo parte del nostro ruolo, e se ci riusciamo ne traiamo solo benefici. Se nonostante gli sforzi non ci riusciamo, forse non è il posto di lavoro migliore per noi.
2) Fai parlare i numeri: i dati, presentati in modo chiaro, sono l'arma di persuasione migliore anche per il più boomer dei boomer.
Elabora un report, trimestrale o semestrale, e racconta i progressi fatti.
Puoi analizzare l'andamento di crescita dei canali, oppure mettere a confronto i contenuti prima del tuo arrivo con gli sfavillanti contenuti che produci oggi.
Abbiamo più libertà di quanto immaginiamo: proprio perché chi abbiamo davanti non ne capisce molto e ha bisogno di noi.
L'importante è parlare semplice ed evidenziare nel modo più fruibile possibile i dati e i progressi fatti.
3) Porta nuove idee: se intuisci dubbi o incomprensioni sul lavoro che stai svolgendo, anticipa un'eventuale critica e sviluppa una piccola campagna extra. Oppure elabora una breve presentazione raccontando come si stanno muovendo sui social gli altri brand del settore. Mostrati sul pezzo.
Se sei consapevole che un'attività non sta particolarmente piacendo al tuo capo, individua il problema (il formato? lo stile dei copy?), trova una soluzione e presentala.
So bene che non è sempre semplice affrontare questa situazione, ma i numeri e un atteggiamento consapevole possono essere un ottimo punto di partenza per provare a superarla.
Cosa fare se la tua azienda CAPISCE il valore dei social:
Parliamo anche della situazione opposta: il tuo capo è molto soddisfatto del tuo lavoro e comprende il valore che la comunicazione social porta all'azienda. Tutto bellissimo, datti il cinque alto!
Ma mica vogliamo sederci sugli allori? Ecco cosa possiamo fare, dopo aver festeggiato, in questo caso:
1) La strategia social funziona, portala avanti: non è scontato che un percorso di comunicazione intrapreso funzioni a meraviglia. Se succede significa che hai trovato la quadra giusta, continua a lavorare allo stesso modo.
2) Rinforza la strategia: c'è già un'ottima base, ma puoi sempre integrarla con nuovi input, ad esempio valutando se la comunicazione social è allineata agli obiettivi di business del brand, o integrando nuove idee.
3) Proponi nuovi canali e nuove risorse: il lavoro sui social funziona così bene che stai valutando l'apertura di nuovi canali? Prova a proporre l'integrazione nel team di una nuova risorsa che possa occuparsene.
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Exit reality. L'intervista di Laura Fontana a Valentina Tanni, su Link
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📚 Biblioteca social
Una raccolta di letture utili a noi che ci occupiamo di social media. Dai saggi ai romanzi. Clicca qui e sfoglia l'archivio.
Ciao! Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist. Dal 2015 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: la mia newsletter nasce per questo.
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