📚 35 libri su social e tecnologia
📣 Edizione straordinaria. Oggi si parla di libri.
Ne parliamo insieme a professionisti del settore e non. Ho chiesto loro 5 titoli che raccontino il nostro rapporto con le piattaforme social e digitali o che ci aiutino a comprenderle meglio.
No a manuali, sì a romanzi, saggi, riviste, ecc. e sì a spaziare su diversi ambiti.
Iniziamo subito con i consigli di lettura, che a Roma fanno millemila gradi e qualcuno di voi starà sicuramente già preparando la valigia.
Io sono Valentina, lavoro con i social, e ogni mese scrivo Fuori dal PED per raccogliere notizie, approfondimenti e interviste utili a capire queste pazze e adorabili piattaforme. Se non sei ancora iscritto/a puoi farlo qui.
1. How the Internet really works, di ARTICLE 19
Internet è un posto bellissimo, ma come funziona? Una guida illustrata e molto accessibile che porta per manina anche le persone più tecnologicamente sprovvedute. Per avere finalmente una visione d’insieme di uno strumento che usiamo ogni giorno - e armarsi al meglio per far valere i propri diritti digitali. In più, ci sono i gattini.
2. Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano, di Caroline Criado-Perez
Non parla esattamente di social media, ma è centrale per cominciare a guardare tutto - dal design degli smartphone su cui scrolliamo spasmodicamente a ciò che Siri riesce o meno a trovare per noi - con occhi nuovi. Particolarmente consigliato a chi pensa che il femminismo sia superato, o che non trovi spazio nelle discussioni sulla tecnologia.
3. The filter bubble, di Eli Pariser
Sono passati dieci anni da quando il mio attivista digitale preferito ha scritto questo libro, ideando in tempi non sospetti uno dei concetti più utilizzati per spiegare la polarizzazione sui social network. Da leggere tenendo a mente che le dinamiche delle piattaforme da allora sono un po’ cambiate. Spesso in peggio.
4. Contro la vostra realtà, di Angela Nagle
Cos’hanno in comune il marchese De Sade, i punk, Friedrich Nietzsche e i ragazzini radicalizzati verso l’estrema destra dalle board di 4chan? Un saggio a metà tra il libro di storia contemporanea e l’analisi del discorso politico online, che in inglese ha un titolo molto più fico - Kill all normies. Pieno di spunti (soprattutto per chi non è eccessivamente online), ma da leggere mantenendo un certo spirito critico.
5. Come annoiarsi meglio, di Pietro Minto
Questo libro è uscito da circa dieci minuti e vive già a tempo pieno nella mia testa senza pagare l’affitto. Le piattaforme sono disegnate per farci passare più tempo possibile online, e il nostro cervello è contentissimo di farlo in cambio di un po’ di dopamina. Qui un po’ di esercizi pratici e non per riappropriarci del nostro tempo. e abbracciare l'utilità della noia.
Segui Viola
1. Marketing 5.0, di Philip Kotler
Il padre del marketing ci invita a ridurre ed a cambiare il paradigma. Sarà valido anche sui social? a te l'ardua scelta.
2. Let my people go surfing, di Yvon Chouinard
"Nessuno di noi sapeva per certo se avrebbe funzionato, ma quello che sapevamo era che non ci interessava fare affari come tutti gli altri. Beh, è passato quasi mezzo secolo". Sui social Patagonia ispira milioni di persone. Perchè? il modo in cui facciamo business conta.
3. Stories that stick, di Kindra Hall
Il mondo di oggi ha un disperato bisogno di storie, perchè la gente compra il perchè non il cosa. I social ci possono aiutare a raccontarle ad amplificarle, ma prima bisogna saperle estrarre e scrivere. Kindra ce lo spiega, proprio con le sue storie.
4. TED Talks, di Chris Anderson
Un libro in combo con Stories that Stick, per non solo scrivere e amplificare sui social storie indimenticabili, ma anche raccontarle mettendoci la faccia, la voce, se stessi. No, non è il solito libro di public speaking, offre uno sguardo profondo su come comunicare.
5. Se due che come noi, di Micaela Miljian Savoldelli (@likemiljian)
Un inno generazionale tratto da una storia vera, per chi ha voglia di cambiare il mondo. Se sei un millenial in cerca di una pillola di coraggio ed un profilo social ricco di post di vita vissuta da guardare quest'estate, questo libro fa per te.
1. No Filter, di Sarah Fryer
La storia di Instagram, dalla fondazione fino all’uscita dei founder Kevin Systrom e Mike Krieger. Lo consiglio soprattutto per i retroscena sulla guerra interna tra i team di Instagram e Facebook. È incredibile come certi problemi contro cui lottiamo noi addetti ai lavori, siano presenti fin dagli inizi.
2. 100€ bastano, di Chris Guillebeau
Di solito non mi piacciono questi libri motivazionali americani. Però questo è stato davvero capace di darmi una scossa. E senza mettermi l’ansia da prestazione tipica di questi libri.
3. From 0 to AI, di Gianluca Mauro
L’intelligenza artificiale è ormai dappertutto e se non la conosci la subisci. Con questo splendido testo Gianluca Mauro farò innamorare di questa disciplina.
4. UX Writing: micro testi, macro impatto, di Serena Giust
Ma davvero sono così importanti certi dettagli? Davvero una parola può avere un impatto forte sulle vendite di un prodotto online? A quanto pare si!
5. Comunicare come Steve Jobs, Carmine Gallo
Questo libro nella versione originale si intitola Talk like Ted. Infatti si parla soprattutto di quello, di analisi dei Ted Talk più popolari di sempre. Davvero un must per chi si sta avvicinando al public speaking.
1. Indistractable, di Nir Eyal
Le distrazioni: il male diffuso del nostro particolare periodo storico. Nir Eyal illustra le quattro componenti del suo modello Indistractable: come gestire le distrazioni interne, esterne e padroneggiare la nostra concentrazione.
2. Story driven, di Bernadette Jiwa
Siamo così concentrati sulla concorrenza da dimenticarci di ciò che ci rende unici. quando sai chi sei". L'autrice fornisce una struttura con la quale costruire il proprio brand attraverso esempi reali. Consigliato per chi sta costruendo il proprio personal brand sfruttando i social media.
3. Pensa e arricchisci te stesso, di Napoleon Hill
Pubblicato per la prima volta nel 1937, è sorprendentemente attuale. Napoleon Hill sintetizza la formula del successo in questo libro fondamentale nel settore "crescita personale". Il suo pensiero si racchiude in una delle sue citazioni: "Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzarlo".
4. La perfezione esiste, di Max Calderan
Il titolo potrà sembrare pretenzioso, ma Calderan è forse uno dei pochi al mondo che può permettersi una tale affermazione. Calderan è insuperabile in materia di auto-disciplina e controllo della propria mente e corpo. Esploratore instancabile, l'ultima delle sue titaniche imprese è stata attraversare il Quarto Vuoto, il deserto sabbioso più grande del mondo.
5. Il potere emotivo dei gesti, di Amy Cuddy
Amy Cuddy, scrittrice e psicologa, regala consigli su come utilizzare il linguaggio del corpo per affrontare le sfide di tutti i giorni e aumentare la propria autostima.
Il suo discorso al TED Global 2012 è stato visto più di 40 milioni di volte e si colloca al secondo posto tra i talk TED più visti.
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1. Queenie, di Candice Carty-Williams
La vita, il lavoro (è l’unica ragazza di colore in un giornale londinese) e l’autostima di Queenie vengono messe a dura prova dopo che il fidanzato bianco la lascia. La vediamo alle prese con relazioni fallimentari, dinamiche famigliari, decisioni importanti (capire di aver bisogno di un supporto psicologico). Il tutto supportato da lunghe conversazioni Whatsapp con le amiche.
2. Tempi eccitanti, di Naoise Dolan
La ventiduenne irlandese Ava si trasferisce ad Hong Kong per insegnare inglese. Lì conosce Julian, brillante banchiere, e Edith, che si sta lanciando nella carriera legale. Il loro triangolo amoroso ci racconta una storia di crescita e di decisioni in cui i profili social e messaggi mai inviati hanno un ruolo fondamentale.
3. L’invenzione dei corpi, di Pierre Ducrozet
Romanzo nel quale i personaggi sono concentrati su tentativo di comprendere il ruolo del proprio corpo nella società odierna, dove il confine fra virtuale e reale è sempre più labile.
4. Appunti da un’Apocalisse, di Mark O’Connell
La preparazione alla fine del mondo come espediente per indagare le paure, le ansie e le speranze del mondo contemporaneo.
5. Design #4 - Menelique
È una rivista e questo numero si concentra sul concetto di “buon design” che però, prediligendo l’etilismo, l’equilibrio e il bilanciamento rischia di non rispondere in maniera adeguata alle sfide dell’inclusività e dei cambiamenti sociali che coinvolgono il lavoro e la comunicazione anche in ambito digitale. Qui si può sfogliare il sommario con gli articoli
Segui Sbrodeghezzi
1. Purity di Jonathan Franzen
Franzen punta il dito contro le perversioni della Sicilon Valley raccontando il rapporto morboso fra Pip Andreas Wolf, un “fuorilegge del web” che guida il Sunlight project, una specie di Wikileaks, ma più cool. Nonostante l’apparenza rivoluzionaria di questo gruppo di giovani idealisti impegnati a svelare tutto il marcio del pianeta, utilizzando però solo le mail, perchè i social sono banditi - questo auspicato mondo senza segreti rischia di diventare la più terribile delle prigioni.
2. The game di Alessandro Baricco
Quando è uscito nel 2018 ha fatto molto discutere per le tesi che sostiene, non tutte condivisibili in effetti, ma a questo saggio va riconosciuto il merito di aver aperto il dibattito sulla rivoluzione digitale come fenomeno culturale, sui suoi presupposti e i suoi protagonisti (tutti uomini, tutti bianchi, ma tant'è) sulle modifiche mentali e culturali che ha comportato)
3. Cybercultura di Pierre Lèvy (2001)
Rileggerlo oggi fa quasi tenerezza, perché salta subito agli occhi - ai nostri occhi cinici e disincantati - tutto l'ottimismo con cui Lèvy guardava alle implicazioni culturali delle tecnologie digitali o sviluppo delle comunità virtuali. Ma leggere cosa sarebbe potuto essere - e non è stato - è già di per sé un insegnamento.
4. Essere digitali di Nicholas Negroponte (1995)
Anche questo è un testo ormai datato, ma Negroponte aveva già chiaro 25 anni fa che presto non sarebbe stato più possibile distinguere il virtuale dal reale e l'interrogativo implicito di tutto il libro è che forse bisogna smettere di ragionare in termini di "impatto", perché la tecnologia predispone, ma poi è l'uomo che dispone. Come in un nuovo umanesimo.
5. Exit west di Mohsin Hamid
Non parla nè di social nè di internet, ma ne è (forse) una grande metafora.
è un romanzo distopico sulle migrazioni, ambientato in un futuro non troppo lontano in cui ci si sposta da un luogo all'altro utilizzando dei collegamenti nascosti, dei portali misteriosi che gli uomoni scelgono di attraversare per scappare dalla realtà in cui vivono, ma non sanno dove conducono. Un po' come un link senza <a Title>
Segui Barbara
1. QualityLand (per pessimisti), di Marc-Uwe Kling
Cosa succede se la società viene governata da un algoritmo? Se tutte le decisione della tua vita vengono prese dalla società tecnologica che governa il Paese? Succede che si creano tante situazioni ridicole e angoscianti. Di questo romanzo distopico Kling ha scritto anche la versione per ottimisti. Io ho preferito vedere prima il lato oscuro della medaglia.
2. Svuota il carrello, di Gianluca Diegoli
Non sempre è semplice spiegare il marketing, sia ai consumatori che ai marketers stessi. Diegoli è riuscito a parlare a entrambe le categorie in un libro che non sarà mai obsoleto perchè regala una panoramica concreta sullo stato del marketing, in Italia e non, fino ai giorni della pandemia. É anche molto divertente.
3. Steve Jobs non abita più qui, di Michele Masneri
Una delle penne italiane migliori, per me, viaggia in lungo e in largo per la Silicon Valley. Ci porta con lui negli uffici delle startup, nei meeting con i venture capitalist, ai business party, dai vicini di Zuckerberg. E sembra di essere al posto del passeggero a commentare con lui le stranezze del paradiso degli imprenditori tech.
4. Il cerchio, di Dave Eggers
Mae è tutti noi quando il suo sogni si realizza: lavorare al Cerchio, una società tra Facebook e Google.
Le conseguenze di questa esperienza sulle sue relazioni offline ci inviteranno a tenerci strette le nostre.
5. Instagram al tramonto, di Paolo Landi
Perchè non resistiamo alla tentazione di fotografare i tramonti? Paolo Landi, forte della sua lunga esperienza nel mondo della comunicazione, ha indagato sotto vari aspetti il nostro fascino e la nostra dipendenza nei confronti di Instagram: dalla moda, agli animali alla morte.
Bonus: in Scrolling infinito, come creare contenuti per vincere l'attenzione online, Andrea Girolami (aka @nonsischerzapiù) ha descritto tutto quello che ha imparato in 20 anni di lavoro online producendo contenuti per i maggiori editori italiani e internazionali. Non è un libro vero e proprio, ma un sito web che potenzialmente potete scrollare veramente all'infinito.
Disclaimer: a meno che non sia stata una scelta degli autori delle liste, non ho inserito link di affiliazione Amazon. Se posso permettermi un suggerimento, ordina attraverso Bookdealer o contattando la tua libreria più vicina.
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Valentina
Mi chiamo Valentina Tonutti, sono una social media specialist con il pallino per la comunicazione politica e i media.
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