Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #113.
Come stai? La fine dell’anno si avvicina e, puntuali come le feste aziendali e gli addobbi natalizi, è tempo di parlare delle tendenze social per il 2025.
Ho sfogliato diverse liste pubblicate online da piattaforme, magazine e agenzie, selezionando le tendenze che - in teoria - influenzeranno l’uso dei social il prossimo anno.
Se hai individuato altri trend, dicci di più nei commenti e parliamone.
Hai sentito cosa è successo in Corea del Sud? Si vota l’impeachment per il presidente.
Ore calde a Seul che hanno rappresentato il primo banco di prova per Bluesky: se vuole davvero rimpiazzare Twitter deve diventare lo spazio utile a intercettare i fatti del mondo.
Secondo molti, ha superato la prova: in particolare una giornalista del magazine di tecnologia The Verge era in Corea in quelle ore e ha raccontato tutto su Bluesky.
Se sei da poco su Fuori dal PED e non hai ancora capito come funziona Bluesky, ne ho scritto nella scorsa puntata:
Ma a proposito di The Verge.
🎄 Vuoi una idea regalo per un social media manager?
The Verge, che da 12 anni è LA testata di tecnologia, ha appena lanciato l’abbonamento. Con l’abbonamento si ricevono newsletter, contenuti esclusivi, si naviga meglio il sito e si supporta il progetto giornalistico.
Io con questo abbonamento e quello al Post sono decisamente felice della mia dieta mediatica.
Inoltre: vuoi dare una scossa anche alle ultime faticosissime riunioni?
Appena noti che la palpebra inizia a calare, intervieni con “ma poi lo sapete che per la prima volta in Italia i top post dell’anno non sono di Fedez e Chiara Ferragni?”
In coda alla mail trovi la classifica dei top post italiani del 2024.
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
1) Il dominio dei video brevi… e il ritorno dei longform 📽️
È il trend probabilmente più citato nelle liste sulle tendenze social del 2025: i cosiddetti short video, i video brevi per TikTok e Reels, si affermeranno come formato più popolare.
Non possiamo dire di non averli visti arrivare.
Un formato ormai onnipresente, perfetto per catturare l’attenzione in pochi secondi.
Allo stesso tempo, però, emerge una crescente domanda per contenuti lunghi, come podcast, newsletter e video su YouTube.
Lo abbiamo visto bene anche durante la campagna elettorale americana.
Forse proprio per bilanciare il dominio dei video brevi cerchiamo contenuti più strutturati che ci permettano di approfondire e creare relazioni più significative con i creator.
Che nel 2025 il segreto per funzionare online sarà proprio bilanciare contenuti brevi e lunghi per soddisfare entrambe le esigenze? Da una parte i video brevi per attirare l’attenzione, dall’altra i video lunghi per creare legami duraturi con il pubblico.
2) Social strategy: incoerente è meglio che coerente 🪅
Le piattaforme social offrono sempre più opportunità creative e il pubblico si aspetta contenuti di intrattenimento: le aziende non possono più comunicare sui social in modo troppo formale, lo diciamo da tempo.
Questo concetto si è definito in particolare nel 2024: non è più tanto importante che sito, materiali offline e il resto della comunicazione aziendale siano perfettamente coerenti con il tono di voce e lo stile dei contenuti usati sui social.

Il prossimo anno molte aziende usciranno dalla propria comfort zone sperimentando contenuti che vanno oltre il manuale d’uso del brand per catturare nuovo pubblico e sorprendere quello già intercettato. Chi ha già intrapreso questa strada la sperimenterà su altre piattaforme.
3) ChatGPT è entrato nella chat team social 🤖
Secondo l’83% dei marketer l’intelligenza artificiale generativa li aiuta a produrre più contenuti rispetto a quanto potrebbero fare senza.
L’IA ci sta aiutando a scrivere testi, revisionarli, rispondere alle interazioni della community, generare idee di contenuti e scrivere email.
Nel 2025 chi si rifiuterà di utilizzare l’IA nel marketing rimarrà indietro rispetto a chi lo farà. Non c’è storia. Dobbiamo imparare a educare gli strumenti, sperimentarne di nuovi, considerarli competenze imprescindibili per lavorare online e diventare pro nello scrittura dei prompt.
4) La social SEO è essenziale 🔍
Con TikTok e Instagram che si stanno trasformando in veri e propri motori di ricerca per la Gen Z dobbiamo pensare bene alle parole chiave che inseriamo all’interno dei contenuti, in modo da renderli facilmente reperibili.
In particolare su TikTok è ancora più semplice rintracciare gli interessi degli utenti intorno a un tema perché ricercando una parola nella barra di ricerca troveremo facilmente i contenuti più popolari (anche vecchi, per questo motivo il potenziale è enorme). Così possiamo capire quali termini funzionano di più e possiamo adattare di conseguenza il nostro contenuto.
Proprio come si ragiona (ragionava?) per un articolo di un blog, utilizzare parole chiave nel titolo o nelle descrizioni dei contenuti social è fondamentale per migliorarne la visibilità, sia che si tratti di video che di post statici.
5) EGC: i contenuti che infondono fiducia verso un’azienda 👥
Ammetto che questo acronimo non era noto neanche a me, prima di leggerlo all’interno di un report.
Se UGC significa User Generated Content, contenuti relativi a un prodotto realizzati spontaneamente da un utente, EGC sta per Employee Generated Content.
Stiamo parlando del grande potenziale dei contenuti realizzati dai dipendenti di un’azienda, che possono raccontare il proprio ruolo o le proprie competenze.
Una strategia simile aumenta la trasparenza e l’autenticità del brand.
LinkedIn è probabilmente la prima piattaforma ideale per l’EGC, ma come spesso accade non è detto che sia l’unica strada.
Nello screenshot qui sopra la responsabile ufficio acquisti di Amabile, il brand di gioielli di Martina Strazzer sviluppato grazie a TikTok, racconta la propria giornata su TikTok all’interno di un canale dedicato al team.
I dipendenti dell’azienda per cui lavori non hanno idea di come usare i social? Comprensibilissimo.
Un’idea per risolvere il problema può essere scrivere un manuale, spiegando brevemente l’ABC dei social e suggerendo come preparare i contenuti, cosa scrivere e dove pubblicarli. In questo modo avremo un esercito di dipendenti capaci di comunicare nel momento e nel modo giusto.
6) È ora di aprire quel canale YouTube 🎤
Cristiano Ronaldo ha generato 19 milioni di iscritti in meno di 24 ore dal lancio del suo canale YouTube.
Le interviste che probabilmente hanno avuto più impatto sui cittadini americani durante la corsa elettorale si sono svolte, per entrambi i candidati, all’interno di podcast trasmessi su YouTube.
Nell’ultimo anno YouTube è riuscito a rappresentare lo spazio utile mettere in contatto figure pubbliche con audience specifiche nel modo più rilassato possibile (che non significa meno impegnativo). Una modalità che permette di costruire relazioni autentiche e durature con il pubblico, un trend che difficilmente si fermerà nel 2025.
7) Siamo tutti creator 👩🎤
Accademici, artigiani, imprenditori, politici, social media manager, comici.
Oggi chiunque, armato di uno smartphone e di una buona idea può creare contenuti che informano, divertono o ispirano, facendo decollare la propria professione o inventandone una nuova.
A fronte dei grandi cambiamenti che abbiamo visto nel settore quest’anno e di quelli che ci aspettano nel prossimo futuro, un’altra domanda riguarda l’evoluzione della figura del social media manager.
Non ho trovato riferimenti all’interno dei report, questi i miei due centesimi:
Nel 2025 credo che il SMM rimarrà una figura centrale, al di là delle definizioni, grazie alla capacità di combinare competenze manageriali e creative. Ma il vero superpotere sarà la flessibilità. Sapersi adattare a nuove piattaforme, strumenti e audience sempre più diversificati, senza perdere di vista l’obiettivo principale: fare ordine e raccontare le storie degli altri, che siano aziende o personal brand.
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✍️ Chi scrive Fuori dal PED
Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2013 lavoro specialmente per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
Vuoi una strategia social? Ti serve qualcuno per gestire i social? Faccio io, ma prima conosciamoci.
Mi trovi, ovviamente, anche su TikTok, LinkedIn, Instagram.
Adoro parlare di social media, di come cambiano e di come noi cambiamo con loro: se vuoi invitarmi al tuo evento scrivi a vatonutti@gmail.com
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