7 trend social per il 2024
Fuori dal PED #69 | Ho scandagliato e commentato le previsioni dei più bravi sulle tendenze social del prossimo anno
Ciao, benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Ecco finalmente la prima mail inviata da Substack! Urrà! Oggi tutto regolare 🫡 Ti ricordo solo che se vuoi consigliare Fuori dal PED il link è cambiato. Se vuoi invitare un’altra persona a leggermi, utilizza questo comodo bottoncino:
Anticipo una notizia social che trovi in coda alla mail perché importante: a quanto pare questo mese Threads sarà disponibile anche per noi europei.
L’idea non mi dispiace perché tendenzialmente quando arriva una nuova piattaforma non vedo l’ora di provarla. Ma ma ma, siamo realisti, sappiamo che nuova piattaforma = nuovi accolli da gestire.
Per arrivare preparati su Threads in questa puntata ho raccontato che cos’è e come funziona la nuova app Meta. A te ispira? La integreresti in una strategia social? Dimmi cosa ne pensi.
Il tema di oggi: iniziamo a guardare ai trend social del 2024, che è dietro l’angolo. Ho scandagliato diverse previsioni e aggiunto il mio commento.
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
7 tendenze dei social da tenere d’occhio nel 2024
Più intelligenza artificiale
Mai come quest’anno l’AI è entrata a gamba tesa sui social. Mark Zuckerberg è sempre più innamorato dell’intelligenza artificiale - tanto da fondare Meta AI studio, creare i chatbot AI e altri strumenti che avevo raccolto qui - e i contenuti generati tramite AI sono sempre più frequenti e alla portata di tutti.
I vari strumenti, da ChatGPT a Midjourney, sono utili a noi SMM per creare i contenuti, scrivere le strategie e a ottimizzare il lavoro dietro le quinte. Senza contare che rappresentano una fetta importante del funzionamento degli algoritmi delle piattaforme. Probabilmente questo è solo l’inizio e nel 2024 l’uso di questa tecnologia aumenterà ancora.
E no, non credo che l’AI ci ruberà il lavoro. I copy scritti palesemente da ChatGPT ci sono, ma se non ci prendiamo il tempo di modificarli e ottimizzarli non servono a niente.
Su Learnn è stato appena pubblicato il corso AI per social media marketing. Non l’ho ancora seguito ma ci darò presto un occhio perché sembra ben strutturato.Messagging is the new social
L’uso sempre maggiore dei profili privati su Instagram (tendenza viva specialmente trai giovanissimi, come mi hanno recentemente confermato dei liceali), Meta al lavoro su nuovi strumenti di messaggistica e, di nuovo, i chatbot AI con cui interagire, sono dei segnali evidenti dell’importanza del dialogo con gli utenti su tutte le piattaforme social all’interno di spazi ad hoc dedicati ai messaggi.
Se non siamo ancora ai livelli del modello WeChat, l’app di messaggistica più usata al mondo, radicata in Cina e in cui è possibile comprare tutto, la connessione diretta con la propria community nel 2024 si intensificherà e acquisirà importanza.Lo shopping su TikTok, direttamente in app
In Asia lo shopping in-stream è già un fenomeno consolidato. Ora TikTok vuole estendere il modello di live shopping anche in Occidente: è notizia di qualche giorno fa l’arrivo negli Stati Uniti di TikTok Shop, la funzione che permette di vendere e acquistare prodotti direttamente in app.
Le premesse per il successo di questa tendenza ci sono: #tiktokmademebuyit è un hashtag che riassume un fenomeno che coinvolge già molti settori, dall’editoria all’abbigliamento. Consiste nel racconto dei prodotti acquistati dopo aver visto su TikTok contenuti che ne parlavano.
Nel 2024, se TikTok renderà disponibili funzioni come TikTk Shop in più zone del mondo, potrà fare concorrenza agli ecommerce più famosi.
In Italia c’è un primo esempio di diretta “shoppable”: questa estate Doppelgänger, la catena di abbigliamento da uomo, ha lanciato una serie di TikTok live insieme al personaggio tv Filippo Nardi in cui dalla sede romana presentavano le collezioni e consigliavano outfit. Dirette interattive e in comunicazione diretta con il pubblico che, dicono, hanno generato 50k.Meno piattaforme, più intensamente
I territori social sui quali strutturare la presenza social di un brand sono sempre di più. Ma se aumentano gli spazi e le possibilità, aumentano anche le risorse e l’investimento necessario per coprirle.
Nel 2024 bisognerà scegliere, analizzando il ROI e il pubblico di riferimento, i canali social più efficaci per il proprio business e concentrarsi su questi, in modo da potenziare solo determinati canali.+ LinkedIn, + TikTok
L’hai notato anche sulla tua bacheca? LinkedIn zitto zitto si sta prendendo sempre più spazio all’interno delle strategie social, sia dei brand aziendali che dei personal brand.
Se su Instagram l’engagement sembra zoppicare, su LinkedIn galoppa. Sarà anche per questo motivo che l’uso della piattaforma da parte dei brand quest’anno è aumentato del 5% (vs IG +1%).
Come non citare allo stesso modo TikTok. Su TikTok l’incremento di utilizzo da parte dei brand è + 16%. L’autencità che guida i video protagonisti della piattaforma è difficile da battere e ha creato un ecosistema ricco di potenzialità per molti settori. Probabilmente nel 2024 cresceranno entrambi questi canali.L’intrattenimento, sempre l’intrattenimento
Secondo il report di Hootsuite il motivo principale che causa l’abbandono di un canale o di un contenuto social è la troppa autopromozione.
Regola aurea che si conferma anche per il 2024: a nessuno di noi piacciono i contenuti autoreferenziali in cui parliamo solo delle qualità e delle virtù del brand. Cambiamo la prospettiva e diamo al pubblico quello che desidera: intrattenimento. Che non significa fare i giocolieri ma trattenere una o più persone facendo o dicendo cose piacevoli, che interessino e dilettino (Treccani), in base a tono di voce e obiettivi.
Per capire come trovare la quadra della content strategy ti consiglio di leggere Scrolling infinito di Andrea Girolami, in particolare questo capitolo.Threads diventerà grande?
Lanciata a luglio 2023, attiva in 100 Paesi e ancora in fase di sviluppo, la nuova app di Meta nel 2024 potrebbe definire definitivamente la propria carta di identità.
Il costante calo di utenti di Twitter/X e l’egemonia del formato video sulle principali piattaforme potrebbero alimentare la necessità di avere uno spazio dove scrivere testi brevi proprio come Threads.
In particolare chi ha sviluppato una community forte su Instagram può pensare a Threads come un’evoluzione naturale della propria presenza social.
🏆 Post della settimana
È stata la settimana di Spotify Wrapped, il recappone dei nostri ascolti sviluppato Spotify analizzando i dati e regalandoci del content già pronto per l’uso.
Un trend globale che ogni anno si presta bene per essere interpretato e adattato anche dai brand.
Il mio contenuto preferito sul tema quest’anno l’ha partorito l’account Instagram del GCHQ, l’agenzia di intelligence e sicurezza inglese dedicata alle comunicazioni.
Per capitalizzare l’interesse intorno a Spotify Wrapped il GCHQ ha ricalcato, in una story, il template grafico di Spotify per generare la top 5 delle canzoni più ascoltate.
Non hanno inventato la ruota, perché è il modo standard per seguire il trend, ma il punto di forza è la scelta dei i pezzi: fanno tutti parte della cultura pop e i titoli si riferiscono ai temi di interesse, ovvero spie e spionaggio.
Perché funziona:
Sfrutta una trend in modo intelligente, senza andare fuori tema
Va controcorrente, perché da un’agenzia governativa non ti aspetti un contenuto giocoso
Crea empatia e coltiva il legame con i propri follower
Incrementa, potenzialmente, le interazioni (es. DM, visite al profilo, click, ecc)
Sullo stesso stile molto carino anche il carosello di La7.
☄️ Top 5 social media news
Threads, il nuovo social di Meta in stile Twitter, arriva in Europa a dicembre
Elon Musk ha mandato aquelpaese gli investitori che hanno lasciato X dopo le sue dichiarazioni antisemite
Il divieto del Montana su TikTok è stato sospeso
TikTok lancia gli account per gli artisti che fanno musica
YouTube permette di fare il recap dell’anno, in stile Spotify Wrapped
👓 Da leggere, ascoltare, guardare
Telegram è ancora pieno di contenuti pornografici non consensuali. Un nuovo rapporto conta 147 gruppi italiani in cui ci si scambia foto e video di donne
È la stagione del #bobdylancore. Qualunque cosa la Gen Z scopra, diventa un trend su TikTok
TikTok ha lanciato i video brevi. Ora ne vuole di più lunghi
La stessa TikTok dichiara che metà degli utenti dell’app guarda video più lunghi di un minuto
Di come TikTok influenza l’industria musicale, i trend e i nostri ascolti. Un report
Quale contenuto genera interazione su Threads? Conversation starters, dice Meta
📚 Biblioteca social
Una raccolta di letture utili a noi che ci occupiamo di social media. Dai saggi ai romanzi. Clicca qui e sfoglia l'archivio.
Ciao! Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist. Dal 2015 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: la mia newsletter nasce per questo.
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