Quanto costa un social media manager?
Ciao *|MERGE1|* e benvenuto/a in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Oggi parliamo di compensi.
Ci hanno insegnato che è poco elegante parlare di soldi, ma forse chi ha definito il galateo non ha considerato il mondo dei freelance.
Se poi i freelance sono social media manager, attività senza uno storico consistente alle spalle e con pochi punti di riferimento, la questione deve essere per forza affrontata.
A costo di essere rincorsa da Enzo Miccio, ne voglio parlare perchè durante questo primo anno da freelance molte cose sono cambiate, evolute, trasformate.
Ma c'è una domanda che continua a mettermi in crisi: quanto dovrei chiedere per questo progetto?
Mi mette in crisi sicuramente meno che all'inizio di questa avventura, ma nonostante col tempo abbia trovato dei punti fermi, rimane un campo minato.
In gioco non c'è solo la rendita economica: ci sono l'esperienza, le prospettive, il rapporto con un potenziale cliente e il rispetto nei suo confronti, le energie, il tempo.
In poche parole, stabilire il prezzo per me significa fare un investimento, condiviso tra il professionista e il cliente.
Come raccontavo a Gabriele Cruciata nell'ultimo The slow journalist, la percezione nei confronti di chi lavora con i social non credo sia ancora definita a dovere. Negli ultimi anni il numero di smm è aumentato, e con esso anche le fasce di prezzo proposte, generando un po' di confusione.
Per questo motivo credo sia fondamentale parlare di compensi nel modo più concreto possibile. Altrimenti non riusciremo mai a sciogliere nodi e incomprensioni.
Quindi andiamo, infrangiamo il galateo e parliamo di quali metriche considerare per stabilire un prezzo che sia win-win per tutti.
Quanto costa un social media manager?
Per decidere il costo di un servizio ho imparato nel tempo a tenere conto dei seguenti fattori:
1. Ruolo: se usciamo dalle dinamiche di agenzia, solitamente più definite, dobbiamo sottolineare l'importanza della definizione del ruolo del smm, che non sempre è per forza solo colui che scrive e pubblica i post.
A seconda delle necessità del cliente questo può anche fungere solo da strategist, sviluppando una strategia da portare avanti con il team del cliente.
Altre volte il smm deve occuparsi di tutto: ricerca, elaborazione multimedia, scrittura contenuti, pubblicazione, ecc.
In ogni caso, il primo step per capire quanto farsi pagare è definire e concordare, il proprio ruolo, che a cascata definisce anche le proprie responsabilità e le attività.
2. Esperienza: soprattutto all'inizio per me è stato fondamentale riflettere sull'esperienza maturata in precedenza. Sia a livello di settori coperti, che di anni trascorsi.
Come per tutti i lavori creativi, alla fine, se assoldi un smm assoldi anche le sue idee, i suoi contatti, insieme alle sue capacità.
Non hai esperienza come smm ma vuoi comunque proporti? DEVI! Ma prima, se posso darti un consiglio, sviluppa un tuo progetto o supporta quello di un amico, fai qualcosa online. Anche questo è esperienza, ogni risultato può rappresentare un'esperienza degna di essere raccontata.
3. Durata del progetto: quanto dura il progetto all'interno del quale devo intervenire? la timeline del progetto è ovviamente una metrica in grado di confermare o ribaltare un preventivo. Se ad esempio un cliente mi "ferma" per un lavoro che dura un anno sarò più propensa eventualmente a fare uno sconto, perchè sarò più tutelata; se il progetto dura invece un mese, capirò se in quel momento posso permettermi o meno di dire di sì.
Non c'è niente di male nel seguire un cliente per poco tempo, ognuno di noi assegna un valore diverso ad un progetto.
Valuterei ad ogni modo la relazione tra costi-benefici: in 1 mese, ad esempio, una gestione social è molto difficile che porti risultati stupefacenti. Un mese può invece essere sufficiente per promuovere il lancio di un prodotto specifico.
4. Canali e contenuti da gestire: che si tratti di una gestione social "chiavi in mano" o dell'elaborazione di una strategia, il numero di canali da gestire e il conseguente numero di contenuti da pubblicare o analizzare rappresentano una metrica non indifferente per definire il prezzo.
Personalmente non mi piace mai promettere un numero precisissimo di post da pubblicare, preferisco basarmi sui risultati che vogliamo ottenere e su quanti canali, poi vedo io come fare.
Rimane fondamentale però definire canali e contenuti di massima sia per prevenire eventuali disguidi in futuro, che per orientare il pricing: se devo considerare 4 piattaforme social diverse il prezzo può essere più alto rispetto alla gestione di un canale Instagram con circa 3 post a settimana. Il prezzo aumenta perchè formati, tono di voce, ecc cambiano a seconda della piattaforma, e con loro il mio impegno.
5. Concorrenza: all'inizio della mia avventura freelance mi è stato molto utile indagare insieme ad altri smm freelance, conoscenti o amici, su quale fascia di prezzo si orientassero.
Ti dico sinceramente che però ora non mi interessa più molto. Le variabili che mi guidano nella definizione di un prezzo sono tutte le voci che ho elencato fino ad ora, insieme all'analisi del mio primo anno. Mettendo a sistema (su Excel, viva Excel) le attività svolte, le richieste e i guadagni percepiti sto capendo quali servizi mi rendono di più a livello di produttività, ricavo e soddisfazione.
Forse avrai notato che non ho citato il fattore orario. Non l'ho fatto perchè personalmente non riesco ad impostare un progetto a seconda delle ore che prevedo di investire. Ovviamente è possibile ragionare anche così, io però preferisco riflettere a priori su quanto più o meno ci metto a scrivere un piano editoriale, a ricevere l'approvazione, ecc, così da procedere poi per attività, non per ore.
A fronte di tutto questo, credo che trovare il prezzo "giusto" significhi trovare la quadra tra energie richieste e il valore che diamo ad un progetto.
Alla fine si tratta di investire sul futuro e si torna sempre su una grande verità:
un lavoro svolto per il giusto compenso è un lavoro svolto bene. Un lavoro svolto bene è un lavoro che porta risultati. I risultati fanno felici i clienti. I clienti felici ti richiamano o ti consigliano ad altri clienti simili.
Vinciamo entrambi, cliente e smm.
Ripeto, todo puede ser, anzi: tu cosa valuti per scrivere un preventivo? Se il tema ti interessa e vorresti condividere il tuo metodo, sono pronta a raccogliere gli input e scrivere la pt. 2 🙂
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Visito e rivisto ovunque, ho deciso di leggere anche io Ruba come un'artista. 150 pagine che scorrono veloci, utili per riflettere sull'importanza dell'imitazione, dei feedback, dell'influenza degli altri su di noi e in generale del processo creativo. Niente di trascendentale, ma è meglio di molti altri volumi molto più corposi e "fuffosi".
Ciao! Sono Valentina Tonutti, mi occupo di social media, in particolare per politica, editoria, media, e ho un cane che entra spesso nelle call.
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