Questi influencer sono veri ma non esistono
Ciao *|MERGE1|*,
benvenuto/a in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Se anche tu come me sei fan della serie The Boys di Prime Video, sai bene quanto riesca a raccontare magnificamente il mondo degli influencer, della popolarità e dell'influenza dei social sulla società.
Se invece non conosci The Boys ti suggerisco di darle una possibilità perchè come pochi altri prodotti culturali scatta una fotografia precisa del nostro mondo, anche se spesso usa un filtro parecchio brutale (ndr. non adatta ai deboli di stomaco).
In parallelo i produttori della serie hanno avviato diverse attività di marketing molto interessanti. Tra tutte, secondo me, una che riguarda i social.
Te ne parlo nella puntata di oggi perchè con un po' di fantasia tutti possiamo "rubare" l'idea madre e applicarla sui canali di un brand.
Buona lettura!
Valentina
Ruba a Prime Video questa idea social
Come farsi notare se il nostro competitor e principale player di settore ha già monopolizzato uno stile di comunicazione che piacerebbe anche a noi?
Credo che il reparto creativo di Prime Video si sia fatto spesso questa domanda definendo il tono di voce da utilizzare sui social mentre Netflix sfruttava già alla grande il trend dei meme e un linguaggio ironico e diretto per promuovere i suoi prodotti.
L'obiettivo è lo stesso per entrambi: connettersi con la propria community parlando di serie tv e film attraverso contenuti simpatici, che giocano su trame, protagonisti e chicche per i fan. Ma non possono raggiungerlo allo stesso modo.
Apprezzo molto l'account Twitter e Instagram di Prime Video Italia perchè, rispetto a Netflix, l'impressione è che a parlare sia proprio il social media manager:
Con The Boys, a livello internazionale, si sono spinti oltre.
Per chi non conosce la trama, the Boys racconta un mondo in cui esistono dei supereroi che, all'apparenza, risolvono i crimini. I "Super" sono gestiti dalla Vought International, una tipica multinazionale americana di oggi che ha in mano le sorti di tutti.
I Super in realtà sono vanesi, senza scrupoli, violenti e avari di popolarità. Dall'altra parte c'è un gruppo di persone senza poteri che fa di tutto per smascherarli.
La storia mette sul tavolo molti parallelismi con l'ascesa di Trump, gli estremismi di destra e il potere dei social.
Il personaggio di Stormfront incarna l'ideologia nazista che grazie ai social torna a prendere piede
Sì perchè anche i Super hanno i canali social e la loro crescita sulle piattaforme è costantemente monitorata dalla Vought, che a sua volta deve portare avanti le loro collaborazioni con le aziende.
A fronte di tutti questi collegamenti con il mondo attuale, Prime ha lanciato gli account social della Vought International, proprio come se fosse un'azienda vera.
I post Instagram seguono perfettamente i manuali di social media management per le aziende: post istituzionali sulle festività, post di scuse in seguito a un epic fail (ndr. sto cercando di non fare spoiler), promozione dei prodotti, video di repertorio.
A sinistra il profilo Instagram della Vought; a destra il post pubblicato il 4 luglio per il Giorno dell'indipendenza
Una gioia per i fan che possono letteralmente commentare le azioni della Vought ed entrare nel mondo della loro serie preferita.
In questo caso la soluzione dei "meta canali" si sposa perfettamente con la trama, ma se la astraiamo può essere applicata anche ad altre situazioni.
D'altronde non sono i social che hanno inventato l'uso della personificazione di un brand per fare comunicazione. Succede negli spot (es. Rocchetta e Del Piero), succede anche sui social (es. il gufo di Duolingo).
Molto spesso una difficoltà dei brand sui social è proprio questa: trovare un volto o un metodo originale da utilizzare per empatizzare con il pubblico.
Creare un profilo per far parlare un personaggio di una serie, di un libro, ma anche una mascotte (mio Dio, che termine anni '90) può essere utile a trasmettere i propri valori, a utilizzare un linguaggio meno istituzionale, a interagire con la propria audience e, certo, far guardare/comprare/visitare, raggiungere i propri obiettivi.
Facciamo un esercizio: se ti occupi della gestione social di un brand, pensa a quale potrebbe essere il tuo personaggio di riferimento e su quale canale lo faresti parlare.
Raccontami tutto rispondendo a questa mail e vediamo cosa esce fuori :)
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Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist, in particolare per editoria, media e politica. Ho l'accento friulano e un cane che entra spesso nelle call.
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L'immagine di copertina è stata realizzata da Giorgia Petracci.