Scrivere microcopy per i social
Ciao *|MERGE1|*,
benvenuto/a in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Le piattaforme social evolvono, cambiano, si rivoluzionano in continuazione, ma c'è qualcosa che continua a essere fondamentale su tutti, tutti, i canali e a prescindere dal formato: l'arte del microcopy.
I microcopy online sono testi brevi utili a far compiere un'azione mirata agli utenti. Sono ovunque, ovviamente anche sui social.
Che si tratti di video, card grafiche o caption, i testi brevi sono imprescindibili. In particolare modo all'inizio e alla fine di un contenuto.
Ricordi quando Instagram annunciò la spinta verso i video?
Tutti si erano inalberati gridando: "Allora le parole non servono più a niente!", "Le caption non le leggerà più nessuno!", "Cosa scriviamo a fare?", e avanti così.
I cosiddetti "ganci", le frasi accattivanti con cui iniziare un video o qualsiasi tipo di post, dove li mettiamo? Sono microcopy.
La CTA alla fine di un video su TikTok, dove la mettiamo? É un microcopy.
Anche qui, in una newsletter, i microcopy servono.
Non leggeresti queste parole se non avessi letto l'oggetto della mail.
Oggi parliamo di questi brevi testi che servono ogni giorno sui social a trasmettere i contenuti al nostro pubblico di riferimento.
Ho raccolto fonti e ragionamenti che uso spesso per provare a ridurre all'osso le informazioni. Perchè questa è la vera sfida.
In coda, le consuete top 5 social news (la prima è ottima per gli instagrammer), link belli e l'archivio della biblioteca social.
Come sempre, fammi sapere cosa ne pensi.
Buon weekend di post programmati e alla prossima!
Valentina
Come scrivere i microcopy per i social
Su TikTok, specialmente USA, sono mesi che vedo consigliare dei tools di intelligenza artificiale che promettono di scrivere i copy social al posto nostro. Copy.ai è uno dei più famosi e citati.
Praticamente inserendo delle parole chiave la macchina scrive la caption/descrizione al posto tuo.
"Quando sembra troppo bella allora non è vera".
Qualcuno, non ricordo chi, ha detto questa frase parlando di fake news, ma ci è utile anche in questo caso.
Non sono contraria alle automatizzazioni, ma non possiamo pensare che questi strumenti, da soli, lavorino al posto nostro. Per ora 👀
Uno strumento online non può comprendere gli obiettivi di un canale social e del brand in questione, le sfumature del linguaggio (quello italiano, poi, ne ha milioni) e il tono di voce.
Copy.ai e simili stanno alla scrittura dei copy come DALL-E sta alla grafica.
Hai mai visto un'immagine generata da DALL-E? É interessante e sconvolgente come riesca a comporre le immagini e fa riflettere su come potranno evolversi le professioni creative in futuro, ma non per questo, oggi, può sostituire un grafico.
Ho aperto e chiuso questa parentesi su Copy.ai e simili perchè credo che saper scrivere sia ancora importante per poter gestire un progetto sui social media.
Siccome ancora non possiamo affidare la scrittura dei post alle macchine, ecco 3 principi di microcopy estrapolati dal blog di OfficineMicrotesti, studio italiano di UX writing, content design e microcopy. P.s. consiglio i loro corsi se vuoi approfondire il tema.
Chiarezza
«Se scriviamo parole complesse e difficili da pronunciare, il nostro cervello fa più fatica. Lo stesso vale per le frasi intere: se scriviamo degli scioglilingua, le persone che ci leggono devono impegnarsi molto nella lettura e spendere molte energie.»
Amicizia
«Usare un tono di voce amichevole è quindi il primo passo per creare un rapporto di familiarità con le persone, da alimentare scambio dopo scambio.»
Espressività
«Per dare espressività alla nostra voce può essere utile costruire una persona o un character con tutte le caratteristiche che ci sembrano importanti per definirlo nei minimi dettagli. [...] ci aiutano a costruire dei personaggi fittizi ma dotati di interessi e motivazioni reali: saranno loro gli utenti finali della nostra comunicazione.»
Interiorizzati questi principi e andando più sul concreto:
7 domande che mi faccio sempre quando scrivo un post
1) Idee chiare sul contenuto a 360°
→ Cosa devo comunicare con questo post?
2) Occhio sul mondo
→ Il mio post può fare riferimento in qualche modo all'attualità? Agganciamoci a notizie, trend, ecc.;
3) Usare le parole chiave
→ Quali parole sono più "ricercabili" online? Social media are the new Google;
4) Prima agganciamo, poi spieghiamo
→ Qual è il bisogno che soddisfa il mio post, e di chi è questo bisogno? Ne parlo subito, nella prima riga;
5) Essere leggibili, sempre
→ Il testo che ho scritto è scorrevole? Diciamo no ai blocconi di testo;
6) Copy e visual sono migliori amici
→ Il copy della descrizione/caption e il video/grafica si parlano?
7) Poco, ma bene
→ Come posso ridurre, ancora, questo testo? Ebbene sì, less is more*;
8) Definire CTA
→ Cosa sto chiedendo di fare all'utente? Lo chiarisco nell'ultima riga.
Queste sono le domande che mi sforzo sempre di fare quando devo immaginare i contenuti.
Ogni volta che mi fermo a ragionarci sopra, magicamente il microcopy si costruisce da solo.
O meglio, almeno il grosso del lavoro è fatto 🧘♀️
*Non significa che dobbiamo ridurre le informazioni, significa che dobbiamo ridurre le parole con cui trasmettiamo le informazioni.
Un esempio di buon microcopy:
Come alleggerire un post istituzionale che ha a che fare con la cultura pop?
Daniel Craig ha ricevuto a Windsor l'Ordine di St Michael e St George e nella sua semplicità il post che comunica la notizia sui canali ufficiali della monarchia inglese è esemplare:
→ La prima frase è un gancio che serve a incuriosire;
→ Il copy è composto da due paragrafi, ben suddivisi da una riga vuota;
→ Il "cosa", il fatto, arriva nella seconda riga: una frase descrittiva che contiene anche parole di enfasi, come outstanding.
→ L'immagine è (ok, ovvio) di qualità e rappresenta il momento.
Il testo è ridotto all'osso, ma grazie alla prima frase è evocativo. Formale, ma non troppo.
☄️ Top 5 social media news
Programmare post e Reels dall'app di Instagram sarà possibile
Instagram permette di programmare i post direttamente in app. Se funzionerà bene, sarà molto utile
TikTok si prepara a lanciare un'app di podcast, scrive podnews
Instagram testa l'aggiunta di una canzone sul proprio profilo, in stile MySpace (<3)
Pinterest aggiunge la musica sui Pin idea, come TikTok
Kanye West acquisterà Parler, il social "alternativo" a Twitter amato dall'elettorato trumpiano
👓 Da leggere
I post dei brand in seguito alle dimissioni di Liz Truss
Una guida essenziale al metaverso, dall'Osservatorio Metaverso
Quanto pagano le piattaforma social i creator. Via Digiday
Come aggiungere Stories alla sezione In evidenza, senza pubblicarle (non ho ancora provato, se provate, fate sapere se funziona)
Parlare di profumi sui social, funziona
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📚 Biblioteca social
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Ciao! chiamo Valentina Tonutti e sono una social media strategist. Dal 2015 lavoro soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: questa newsletter nasce proprio per questo.
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L'immagine di copertina è stata realizzata da Giorgia Petracci, il mio logo da Egidio Filippetti.