Mai dare niente per scontato
io quando sento «questo non serve dirlo, il pubblico lo sa»: 🥲
Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #101.
Settembre è alle porte e visto che spesso rappresenta un momento di nuovi inizi, di partenze cariche o esperimenti, voglio confutare una delle affermazioni che sento ripetere più spesso da chi ha un brand attivo sui social:
«questo non serve dirlo, il pubblico lo sa, è scontato!»
Io: 🥲
Ho poche certezze, ma che la ripetizione di determinate informazioni sia utilissima per comunicare (e crescere) sui social è tra queste.
Ti racconto perché, fammi sapere che ne pensi.
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
P.S. tra le top 5 news ci sono frizzanti aggiornati che riguardano Instagram! Spoiler: addio ai filtri
C’è un mantra che cerco di ripetermi nel lavoro di ogni giorno. Quando scrivo una presentazione, dei contenuti o una semplice mail:
mai dare niente per scontato.
Al 99,9% chi ci legge non ha mai tutte le informazioni che abbiamo noi per dire quello che diciamo.
Credo possa valere per tutto, dai copy in descrizione ai testi di un video.
Come spesso accade anche poco tempo fa mentre presentavo una serie di idee a un cliente mi è stato detto «non serve ribadire che *il libro* è uscito di recente, l’ho già detto una volta e il pubblico lo sa»
Capisco bene perché si arrivi a vederla così: paura di annoiare il pubblico e di risultare ripetitivi. Comprensibilissimo.
Quello che ho capito io negli anni è però che la ripetizione, ad esempio di chi siamo, cosa facciamo, o dei nostri prodotti/servizi, genera l’effetto contrario:
soprattutto per come funzionano la principali piattaforme social oggi (es. Instagram e TikTok) ripetere le informazioni serve ad acquisire nuovo pubblico e a fidelizzare quello che abbiamo già.
Evitando di ripetere le informazioni fondamentali su di noi / la nostra azienda / i nostri prodotti:
❌ ci precludiamo la possibilità di intercettare nuovo pubblico potenzialmente interessato
❌ non aiutiamo chi ci conosce già benissimo, che può dimenticarsi le cose più banali perché nel momento in cui fruisce del contenuto squilla il telefono, suona il citofono, il cane distrugge una pianta, il bambino piange, e millemila altre ipotesi.
Non siamo diventati tutti più stupidi o senza capacità mnemonica.
Ho fatto questi esempi concreti perché quando comunichiamo sui social dobbiamo avere sempre chiaro, secondo me, che dall’altra parte dello schermo ci sono altri esseri umani come noi: impegnati dal lavoro o a divertirsi, con la propria vita e propri drama da gestire e che non stanno tutto il giorno ad aspettare i nostri post.
Il tutto, in un mare di contenuti diversi, su piattaforme diverse.
È normale che l’attenzione sia scarsa.
È nostro compito di SMM agevolare la fruizione dei contenuti social.
Per questo motivo gli ormai noti “ganci”, le frasi accattivanti - dette o scritte - con cui iniziare un contenuto, sono diventati fondamentali.
Perché anticipano e riassumono un contenuto.
In poche parole: ci evitano di perdere tempo.
Altro motivo per cui spesso quando comunichiamo sui social diamo per scontate le informazioni più basilari è che siamo troppo influenzati dal nostro percepito.
Anche questa non è una colpa, ma la figura del social media manager è sempre preziosa perché è un ponte tra le esigenze di un brand e quelle del pubblico di riferimento. Un punto di vista esterno che i fondatori di un’azienda o chi ci lavora spesso rischiano di perdere perché dentro il flusso delle cose.
Ora ti racconto due creator che ripetono bene le cose e che mi hanno portato a scrivere la puntata su questo tema.
Anche Piero Armenti (+600k follower su IG) deve dire dove si trova la sua agenzia, cosa fa, quando è aperta
Conosciamo tutti Piero Armenti, fondatore de Il mio viaggio a New York, content creator e imprenditore italiano nella Grande Mela.
La sua agenzia turistica è nota, citata sulla stampa, ha un sito e i social dedicati. Online ci sono tutte le informazioni utili per prenotare un tour con Il mio viaggio a New York.
Piero Armenti sui suoi social condivide quotidianamente contenuti: racconta prevalentemente curiosità su NY e la sua quotidianità, ma ogni tanto ci porta dentro il suo ufficio, ci dice quando è aperto, chi ci lavora e quali prodotti offrono.
Non saranno questi i video che gli procureranno picchi di nuovi follower e valanghe di interazioni, ma saranno sempre importanti perché ricordano alla community la informazioni basilari sull’agenzia.
Chi vuole prenotare un tour con loro può recuperare tutte le informazioni tranquillamente tramite 3-4 clic, ma perché non sfruttare i social per dare dare un’infarinatura che arriva comoda comoda?
Tanto poi se vogliono acquistare, come dice Armenti, “c’è il sito dell’agenzia”.
Dire o non dire “Seguimi per altri contenuti”?
Il professore italiano più social di sempre, Vincenzo Schettini aka @ lafisicachecipiace, su TikTok in tutti i video in cui spiega un esperimento ripete religiosamente un’introduzione.
allora prima di vedere la fisica di questo esperimento vi devo dire una cosa.
Molti di voi vedono i miei video ma non tutti mi seguite.
Questo invece per me è molto importante. Seguite la pagina per nuove lezioni.
Questa parentesi arriva sempre in seguito al gancio iniziale (es. perché la trottola fa questo movimento?).
Schettini ferma il video e invita le persone a seguire il canale.
Detto questo, la spiegazione dell’esperimento prosegue e arriva alla conclusione.
Schettini ha capito che i suoi video funzionano e vanno virali, ma vuole convertire il più possibile le visualizzazioni in follower, è quello il numero che poi conta sul tavolo di una casa editrice o di un’azienda che vuole collaborare.
Ad oggi lafisicachecipiace ha 2.5 milioni di follower su Instagram.
Non dico che siano arrivati tutti grazie a questo mantra, anche perché è una conversione impossibile da misurare in questo modo, ma di certo avrà aiutato ad aumentare il pubblico.
“eh ma se il contenuto piace le persone seguono la pagina in automatico”.
Non possiamo saperlo.
In ogni caso credo che se vogliamo far crescere un canale social dobbiamo puntare a massimizzare le conversioni e la diffusione di ogni singolo contenuto.
Ad esempio, dicendo “seguitemi per nuove lezioni” Schettini in pochi secondi racconta chi è e cosa fa: sono un insegnante e ti spiego la fisica.
Una persona potrebbe non aver mai sentito parlare di lui o non aver capito bene di che cosa si occupi.
Grazie a questa introduzione, rigorosamente in bianco e nero in modo da sganciarla dal tema del video, non lascia nessuno indietro e fornisce tutte le informazioni essenziali, senza darle per scontate.
C’è solo una cosa che personalmente do sempre per scontata:
se un prodotto/servizio piace tanto, le persone lo desidereranno tantissimo e andranno a cercarselo, a qualunque costo e in qualunque modo.
Per arrivare a questo punto, però, dobbiamo far crescere tantissimo il desiderio nei confronti di quel prodotto/servizio e, per farlo, prima non dobbiamo dare niente per scontato. Neanche, come ci insegnano Armenti e Schettini, quando siamo in vetta.
☄️ Top 5 social media news
Il fondatore di Telegram è stato arrestato. Accusato di 12 reati, ora è in libertà vigilata
e possiamo aggiungere testo sulle immagini direttamente in app
TikTok lancia i voiceover con la nostra voce simulata dall’AI (moolto comodo!)
👓 Da leggere, ascoltare, guardare
Telegram: l’importanza dell’app in Russia e il suo equilibrio precario
La campagna promozionale per l’ultimo disco di Sabrina Carpenter è in app, su TikTok
I video che ci aiutano a togliere l’acqua dallo smartphone funzionano?
X è bloccato in Brasile. La decisione è della Corte Suprema brasiliana e riguarda una disputa fra il proprietario Elon Musk e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes
📚 Biblioteca social
Una raccolta di letture utili a noi che ci occupiamo di social media. Dai saggi ai romanzi. Clicca qui e sfoglia l'archivio.
✍️ Chi scrive Fuori dal PED
Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2014 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
Vuoi ottimizzare la tua strategia social? Ti aiuto io, ma prima conosciamoci.
Mi trovi, ovviamente, anche sui social: su TikTok, LinkedIn, Instagram.
Adoro parlare di social media, di come cambiano e di come cambiamo noi con loro: se vuoi invitarmi al tuo evento/festival, scrivimi a vatonutti@gmail.com
Se Fuori dal PED ti piace e ti è utile, aiutami a diffonderla inoltrandola a colleghi, amici e parenti: