Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #123.
Come stai? Qui come ogni primavera da partita IVA mi aspetta un periodo intenso tra gite di lavoro, eventi e nuovi progetti. Non mi lamento di certo: ogni occasione per staccare un po’ dallo schermo è ben accetta :)
Per quanto riguarda le altrettanto ben volute interazioni online, su Instagram ho ricevuto uno spunto interessante: la comunicazione della Commissione Europea sul piano ReArm Europe.
Ho analizzato il post con cui la CE ha lanciato il piano. Se vuoi poi dimmi cosa ne pensi anche tu.
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
L’altro giorno Chiara Piotto di SkyTg24 mi ha taggato in una story chiedendomi un commento sul post Instagram con cui la Commissione Europea ha annunciato il piano ReArm Europe.
Un tema importante, ma comunicato in un modo che ci lascia forse un po’ perplessi.
Parliamo del progetto che il 6 marzo il Consiglio europeo ha approvato per incentivare un piano di riarmo europeo.
Il post che ho linkato qui sopra è quello pubblicato il 6 marzo, proprio in occasione dell’approvazione, dal profilo IG della Commissione Europea.
Il giorno prima la Commissione aveva pubblicato un video in cui Ursula von der Leyen presenta il piano, in collaborazione con il profilo della presidente.
Il post con la card singola e il testo “ReArm Europe” ha diverse debolezze.
Non voglio criticare per il gusto di farlo, ma capire cosa non funziona e come si potrebbe migliorare il contenuto.
Prima considerazione:
il tema, per chi segue la pagina della Commissione Europea e non solo, è importante. Riguarda una notizia che determina cambiamenti nel senso dell’essere europei e, di conseguenza, nelle nostre vite.
In quanto cittadini europei è normale volerne sapere di più e le prime informazioni le pretendiamo da chi fa l’annuncio.
Nel 2025 Instagram non è più un canale secondario per la comunicazione istituzionale. È la piattaforma dove molti cittadini ricevono le prime informazioni su temi cruciali.
Il numero di commenti ricevuti, molto superiore rispetto ad altre card simili condivise di recente sul profilo, dimostra quanto il tema interessi il pubblico.
La semplicità premia sempre, ma rispetto ad altre card quella sul progetto di riarmo appare più debole. Probabilmente avrebbe raggiunto più persone e generato più commenti se fosse stato più chiaro e condivisibile.
Visivamente, le parole “ReArm” e “Europe” non sono compatte, sono distanti, sembrano quasi scollegate.
Le pennellate (credo) vogliono richiamare il camouflage militare, ma il risultato è confuso. Il giallo – pur essendo il colore istituzionale della Commissione – qui non comunica né forza né urgenza.
Se l’intento era evocare decisione e azione, il design va nella direzione opposta.
Sono certa che non sia stato facile produrre questo contenuto, come ora non lo è affrontare il tema del riarmo europeo. Forse questo post riflette proprio l’impasse in cui si trova l’Europa. Ad ogni modo:
Il copy di accompagnamento contiene informazioni importanti, ma lasciarle nella caption ne riduce l’impatto.
Un tema come questo avrebbe meritato un formato più chiaro e immediato: una sintesi grafica, un carosello o un video più diretto.
Questo vale secondo me per chiunque comunichi sui social, ancora di più se l’annuncio è più rilevante del solito: sui social dobbiamo agevolare e facilitare la comprensione. Che ci piaccia o meno l’attenzione è limitata.
Non possiamo pretendere sforzi in più e non dobbiamo dare nulla per scontato.
Speriamo, in conclusione, che questo post sia solo un primo passo nella comunicazione del piano ReArm Europe.
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O forse, più semplicemente, a molte persone fa schifo l’espressione “Rearm Europe”. Noi persone ingenue siamo così: ci piace la pace.
Vance è un po’ il Salvini americano 🤣