Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #114.
Inedita edizione domenicale per cause di forza maggiore.
Come va? Dai che manca poco alla pausa natalizia!
Non vedo l’ora anche io di staccare un po’ e avere come impegni solo brindisi e cene.
La mia settimana appena trascorsa, invece, è stata ricca di progetti da chiudere prima, appunto, delle ferie, e caratterizzata da una intensa trasferta a Roma per seguire un progetto di cui non posso ancora parlare 👀 e per partecipare al Gala della creatività italiana di YouTube.
Ero lì per accompagnare Stefano Nazzi, di cui seguo i canali social, e per partecipare al Gala.
L’evento per me è stato prezioso: è raro che le piattaforme si raccontino e si espongano fisicamente, ovvero facendo parlare le persone che ci lavorano.
Quando lo fanno, scelgono con attenzione i temi su cui vogliono puntare.
Ti racconto le informazioni che mi sono rimaste più impresse e come possono aiutarci se abbiamo un canale YouTube o abbiamo intenzione di aprirlo.
MA A PROPOSITO DI YOUTUBE: se sei in zona (FVG), giovedì 19 dicembre in quel posto molto cool quale è Studio Idee Materia modero il talk con Andrea Lorenzon aka Cartoni Morti!
La prenotazione è obbligatoria perché i posti sono limitati. Qui tutte le informazioni per partecipare.
Che bello!
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
Sono arrivata allo Spazio Vittoria, elegante sala all’interno di un tipico palazzo romano del centro, in anticipo.
Il Gala della creatività italiana di YouTube iniziava alle 18: a fronte dei racconti degli amici sulla mobilità di Roma nella sua Giubileo Era, mi ero presa per tempo.
Ero anche curiosa di vedere chi avrebbe partecipato a questo evento.
Nella Roma perfettamente aderente all’immagine sorrentiniana, tutto può sempre succedere e tutto può essere allo stesso tempo molto prevedibile. Questo è probabilmente uno degli aspetti della Capitale che mi mancano di più.
Mentre aspetto in prima linea, davanti agli uomini della sicurezza che proteggono gli ingressi, faccio qualche chiacchiera con chi mi circonda: uomini con giubbotti e cappotti neri, tutti uguali, scarpe lucide, pantaloni da abito, senza barba.
Persone che davano molto l’idea di lavorare in politica o nella pubblica amministrazione.
Scoprii poco dopo di non sbagliarmi: il Gala di YouTube ha attirato molte figure legate ai dietro le quinte della politica e delle istituzioni.
Le altre fette di pubblico erano probabilmente agenzie e un terzo, ma forse anche meno, creator di YouTube.
Arrivato anche Stefano Nazzi, finalmente le porte del Gala si aprono.
Ci sono i cuscini con il logo di YouTube, i popcorn, i flute con il prosecco, e l’altrettanto tipica macchinetta per foto in stile polaroid a cui ovviamente non resisto.

Dopo un momento aperitivo molto romano, iniziano gli interventi.
YouTube: intrattenimento, formazione, esperienza
La responsabile southern Europe di YouTube dà inizio alle danze.
Cita gli esempi virtuosi, in ordine: Jaki Dale, che su YouTube parla di tecnologia, Gianluca Gazzoli, autore del celebre podcast The Basement, e Cronache di spogliatoio, canale che tratta di calcio.
E definisce la piattaforma:
YouTube è intrattenimento, formazione, esperienza.
Su YouTube dobbiamo divertire, spiegare, raccontare quello che facciamo
Strategia editoriale: comfort e rottura
Rick Dufer, filosofo e divulgatore, sale sul palco con un ombrello.
Usa l’ombrello per parlare del suo approccio alla creazione dei contenuti su YouTube.
L’ombrello che teniamo sopra la testa quando piove rappresenta i contenuti confortevoli, che usiamo quando vogliamo metterci tranquilli.
Ogni tanto però dobbiamo squarciarlo e permettere di farci passare altro: i contenuti che la gente non si aspetta.
Gli squarci che Dufer fa, concretamente, sull’ombrello rappresentano i contenuti che possono fare arrabbiare ma di cui c’è bisogno.
Rick Dufer suggerisce che, per emergere su YouTube, dobbiamo alternare contenuti rassicuranti a contenuti di rottura.
Sforzarci di fare qualcosa di nuovo anche se non è confortevole.
Sale poi su palco Mattia Tarelli, Government Affairs and Pubblic Policy Manager di Google.
Come si guadagna su YouTube
Tarelli fornisce dettagli cruciali per comprendere il modello di business di YouTube, e ci dà una grande conferma: su YouTube si può guadagnare molto bene.
Almeno il 55% dei ricavi ottenuti dalle pubblicità che ci compaiono mentre guardiamo un video su YouTube va al creator.
Grazie a questo modello di business, i creator possono professionalizzarsi e investire nel miglioramento dei propri contenuti.
Senza contare, aggiungo io, che in questo modo difficilmente il creator avrà voglia (e tempo) di impegnarsi allo stesso modo su altre piattaforme.
La tutela delle idee grazie all’IA
YouTube ci ha tenuto a raccontarci anche l’impegno nel proteggere il diritto d’autore dei creator. Punta a essere immune dalle violazioni del diritto d’autore.
Il sistema chiamato Content ID permette ai grandi titolari di diritti su YouTube di rilevare automaticamente le violazioni al proprio contenuto.
Se un creator carica un contenuto che replica, anche solo in parte, un video già pubblicato dal titolare di diritto, si attivano due opzioni: bloccare il video o monetizzare al posto del creator che ha caricato il video in maniera illegittima.
Attraverso Content ID, YouTube è riuscito a pagare in ricavi pubblicitari ai titolari di diritti oltre 9 miliardi di dollari.
I numeri del Tg La7 su YouTube
In un attimo il palco si trasforma nello studio del Tg La7.
Il Tg La7 ha trovato negli Shorts, i video brevi di YouTube, un formato di contenuto idoneo per promuovere il proprio canale.
Creando, tra gli altri, contenuti originali solo per gli Shorts, ne hanno pubblicati oltre 400 e dicono che i risultati sono arrivati oltre le aspettative.
In un anno hanno ottenuto oltre 26 milioni di visualizzazioni e raggiunto 1.800.000 nuovi utenti.
La moderazione dei contenuti su YouTube
Come gestiscono e rimuovono i contenuti pericolosi?
Grazie all’intelligenza artificiale e dando priorità ai contenuti autorevoli.
Hanno investito molto per allenare un modello che permettesse di riconoscere gli utilizzi impropri della piattaforma, intercettare e rimuoverli il prima possibile.
Grazie a questo sistema, oltre il 70% dei contenuti pericolosi viene rimosso prima che venga visto da più di 10 persone, garantendo un ambiente più sicuro.
Per offrire un’esperienza di qualità agli utenti, inoltri, cercano di dare priorità ai contenuti autorevoli, istituzionali, giornalistici.
In definitiva, rispetto a tutto ciò che ho ascoltato, YouTube vuole essere per prima cosa riconosciuta come la piattaforma dove le idee vengono premiate e tutelate.
La serata termine con un live di Gaia e, di nuovo, un aperitivo.
Partecipare a un buffet in piedi durante la festa di una piattaforma digitale sulle note di Sesso e samba è stata probabilmente la situazione più sorrentiana della mia vita.
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Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2013 lavoro specialmente per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
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Mi sono segnato la metafora dell'ombrello e un bel po' di consigli di lettura. W i buffet di gala sorrentiniani 😀
Complimenti! raro trovare TUTTI gli argomenti interessanti e ben scritti come nella tua newsletter. Grazie