Come usa i social Donald Trump? Analizzo la sua strategia
Fuori dal PED #77 | Non siamo più nell'era covfefe
Ciao, benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
Come stai? Anche questa settimana di cose ne sono successe: ieri a Pordenone ho provato ad aiutare imprenditrici e libere professioniste a risolvere l’ostacolo più diffuso nel raccontare il proprio business sui social: trovare il tempo per farlo. Ho raccontato loro il metodo che suggerisco ai miei clienti quando strutturo una strategia social. Per me è stata una grande occasione per tornare a parlare dal vivo del mio lavoro, è stato bello e prezioso.
A proposito, tu che leggi Fuori dal PED dove abiti?
Mi piacerebbe organizzare delle cose dal vivo insieme a voi che mi leggete, ma prima devo capire dove siete dislocati 😎
Comunque questa è stata anche una settimana di scottanti novità che riguardano il mondo dei social: la spinta di TikTok verso i video in formato orizzontale, la crescita di YouTube, Mark Zuckerberg che al Senato chiede scusa ai genitori delle vittime dei social.
Sotto trovi tutti i riferimenti a queste notizie. Nel cuore della puntata di oggi però - plot twist - niente di tutto questo.
Parliamo di Donald Trump, che mentre sbanca alle primarie repubblicane utilizza i canali social in modo diverso rispetto a come siamo abituati.
Ho analizzato i suoi canali uno per uno. Ci sono alcune sorprese.
Spero sia una lettura interessante, fammi sapere.
Buon weekend di post programmati e alla prossima!
V.
C’è da capire bene che cosa succede negli Stati Uniti quest’anno, visto che a novembre si vota per il nuovo Presidente e Donald Trump sta, con successo, correndo per diventare il candidato repubblicano.
Dagli ultimi video di Francesco Costa su YouTube (ndr. canale strutturato benissimo, magari ne parliamo in una delle prossime puntate), in cui racconta la vittoria di Trump in Iowa e chi sono i suoi elettori, mi è rimasto in testa un pensiero:
oggi Donald Trump riesce a vincere anche in territori lontani dai suoi temi di punta, grazie a internet.
Significa che se Donald Trump grida “gli immigrati ci ruberanno il lavoro” in uno Stato come l’Iowa dove il problema immigrazione è oggettivamente marginale rispetto a realtà metropolitane come New York, i cittadini si sentiranno comunque coinvolti perché ormai le notizie e le conversazioni online su questi temi sono pervasive al di là del territorio.
Per quanto riguarda la candidatura di Trump a candidato ufficiale del partito repubblicano, questa situazione gioca a suo favore.
Ma è un qualcosa che accade all’interno di un ecosistema online esterno:
cosa sta succedendo, invece, sui suoi canali proprietari? Quali sta usando? Cosa racconta?
Oggi se scorriamo il suo sito troviamo citate 6 piattaforme social:
Truth, Rumble, Twitter, Facebook, Instagram, YouTube.
Vediamole una per una.
TRUTH
Su Truth Social, piattaforma creata il 2 febbraio 2022 dalla Trump Media & Technology Group, @realDonaldTrump ha 6,59 milioni di follower.
Si tratta del social che Donald Trump ha voluto fondare quando è stato bannato da Twitter (e poi da Facebook) nel gennaio 2021, in seguito all’assalto di Capitol Hill.
La piattaforma viene definita così: America's "Big Tent" social media platform that encourages an open, free, and honest global conversation without discriminating on the basis of political ideology.
Ma, in realtà, l’app non sembra andare benissimo: ci sono solo ca. 607,000 utenti attivi al mese, economicamente sta sempre meno in piedi ed è addirittura arrivato anche Biden sotto mentite spoglie.
Nonostante tutto ciò, di fatto Donald Trump usa questo canale come storicamente usava Twitter.
Anche l’handle (@ + nome) è lo stesso del famoso profilo Twitter che tanto ha fatto parlare durante la sua prima campagna elettorale e durante la presidenza.
In questo periodo su Thruth pubblica gli aggiornamenti sui sondaggi, sulla sua campagna e condivide i contenuti della sua rete (fan, comitati, stampa).
RUMBLE
Sinceramente non avevo mai sentito parlare di Rumble.
Scorrendo il canale di Donald Trump capisco che si tratta di una piattaforma video, utile a fare da repository per video lunghi. Una sorta di YouTube, che lui usa in modo più istituzionale.
Su Rumble Donald Trump ha caricato dal 2020 214 video e conta 2.14 milioni di follower.
Le tipologie di video pubblicati sono due (“lacrime mie, lacrime tue” super cit.):
Comizi elettorali: intere registrazioni dei discorsi che Trump sta tenendo in giro per gli Stati Uniti
Video istituzionali: brevi clip in cui Trump dice la sua sui temi di interesse. Così istituzionali che pensavo fossero stati caricati anni fa dalla Casa Bianca, quando era ancora Presidente. E invece no: sono tutti recenti.
YOUTUBE
Nonostante per i video usi prevalentemente Rumble, il sito di Donald Trump ci segnala anche l’utilizzo di YouTube.
Su @DonaldJTrumpforPresident Trump ha 2,79 milioni di follower.
Il canale YouTube viene utilizzato per pubblicare i messaggi istituzionali di cui sopra ma anche alcuni video più emozionali che puntano a esaltare gli americani e criticare Biden.
In generale però questo sembra un canale poco aggiornato, l’ultimo contenuto caricato è un messaggio di auguri per Natale.
FACEBOOK
La pagina Facebook Donald J. Trump è quella con l’audience più ampia: 34 milioni di follower.
Anche la varietà di contenuti è ampia: dirette, card, post testuali, repost. Donald Trump usa Facebook al 100% delle possibilità, creando una commistione tra i formati che usa sulle altre piattaforme.
TWITTER
Qui, colpo di scena:
ti ricordi? quando Trump era Presidente degli Stati Uniti il suo profilo Twitter finiva su giornali e televisioni un giorno sì e un giorno no.
Le redazioni avevano un sussulto ogni volta che ricevevano una notifica, perché Trump su Twitter è sempre stato una scheggia impazzita. Non sembrava importagli molto di che ora fosse, ma forse neanche di che ruolo ricoprisse.
Quel profilo era @realdonaldtrump. Oggi quello stesso profilo, riattivato in seguito al ban, è fermo. L’ultimo tweet risale all’8 gennaio 2021.
Preferisce invece usare, come segnalato sul sito, @trumpwarroom, dove ha 1,8 milioni di follower.
The Official War Room account of the 2024 Trump campaign. This account punches back 47x harder.
Questo è un canale aperto unicamente per condividere contenuti relativi alla campagna elettorale in corso. Essendo un canale da comitato elettorale (la war room in campagna elettorale rappresenta il team che guida la strategia e la comunicazione di un partito o candidato), si parla in terza persona. A differenza del suo profilo personale non emerge il discorso diretto di Donald Trump.
La pubblicazione dei contenuti è costante, ma sono per la gran parte retweet e non contenuti originali; serve ad aggregare i contenuti della sua rete.
INSTAGRAM
Del profilo Instagram di Donald Trump (24 milioni di follower) mi colpiscono per prima cosa i video: quasi tutti in 16:9 - formato orizzontale -, uso dei sottotitoli non pervenuto, caption serratissime.
Insomma, tutto il contrario di quello che consiglieremmo noi a chi vuole ottenere risultati su Instagram attraverso i Reels.
Il resto dei contenuti è rappresentato da gallerie fotografiche che raccontano i suoi appuntamenti, card e caroselli grafici per mostrare i risultati dei sondaggi oltre che attaccare i rivali di partito.
Le Stories vengono utilizzate per ricondividere post della stampa da lui preferita e rilanciare i contenuti.
Un profilo senza infamia e senza lode.
I miei due centesimi finali:
L’uso dei social di Donald Trump sembra molto più consapevole, contenuto, rispetto al passato. Molto lontano dai tempi del covfefe
Truth, Rumble e Facebook rappresentano le sue roccaforti social. Twitter e YouTube sembrano fare solo da repository
I materiali multimediali, in generale e specialmente su Instagram, non sembrano particolarmente ottimizzati in base alle tendenze del momento
YouTube è poco frequentato e considerato. Ed è strano, vista la popolarità della piattaforma
In generale sembra che, come da manuale social, Donald Trump voglia parlare attraverso i canali proprietari prima di tutto all’audience dei fedelissimi.
PER ORA.
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