Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #117.
Questa settimana si è fatto un gran parlare di un’app social cinese, a fronte di tutti i cambiamenti nel panorama social e, in particolare, del ban di TikTok negli Stati Uniti.
L’app più scaricata su App Store attualmente è Xiaohongshu, nota anche come RedNote. Su Fuori dal PED ne abbiamo già parlato lo scorso marzo, grazie all’intervista con Lucrezia Goldin, giornalista di SkyTg24 e sinologa.
Se non l’hai letta, recuperala qui:
Cos'è questo "nuovo" social cinese, tra ecommerce e content
Ciao, benvenut* in Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager.
RedNote è un mix tra Instagram, Pinterest e Tripadvisor, ma l’esperienza utente è complessa per chi non parla mandarino.
Questa, per capirci, è la mia pagina Esplora:
Proprio per questo motivo consiglio di leggere le parole di Lucrezia: da esperta di lingua e cultura cinese ci regala una prospettiva preziosa.
Oggi, come potrai immaginare, parliamo del ban di TikTok negli USA. Cosa è successo, cosa può succedere, cosa possiamo imparare noi.
Davvero una montagna russa questo periodo per noi social media manager!
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
Il ban di TikTok negli USA, in breve
Tutto è iniziato quando gli Stati Uniti hanno chiesto a ByteDance, azienda madre di TikTok, di vendere l’app per motivi di sicurezza nazionale.
ByteDance ha rifiutato e si è così arrivati al ban.
Infatti ieri, venerdì 17 gennaio, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la messa al bando di TikTok nel Paese.
Da domenica 19 gennaio (mio compleanno, lol) i residenti negli USA non potranno più scaricare TikTok dagli store Google e Apple, a meno che l’amministrazione Biden non intervenga.
Gli utenti con l’app installata sullo smartphone potrebbero avere accesso per un po’, ma senza aggiornamenti diventerà presto inutilizzabile.
Una nota interessante: Elon Musk e lo youtuber più famoso al mondo, MrBeast, si sono proposti per acquistare TikTok.
Quali sono le conseguenze?
Più di 7 milioni di utenti americani usano TikTok per lavoro
Si stima che i piccoli business perderanno 1 miliardo di dollari, mentre i creator circa 300 milioni al mese.
La stessa TikTok potrebbe registrare un calo del 29% rispetto alle previsioni sui ricavi pubblicitari globali per il 2025
Cosa può succedere
Ieri il CEO di TikTok, Shou Chew, ha fatto appello a Donald Trump con un video, puntando anche sul largo uso che Trump ha fatto della piattaforma in campagna in campagna elettorale.
Nel tempo Biden e Trump hanno cambiato più volte idea su TikTok.
Oggi, pur con approcci diversi, sembrano concordare sul rischio di ingerenza cinese attraverso l’app. Ma il destino dell’app resta incerto.
Per salvare TikTok Trump potrebbe negoziare un accordo per spingere ByteDance a vendere TikTok, così da rispettare la richiesta.
Prima di prendere una decisione, però, Trump ha bisogno di riflettere sulla situazione, dice:
Se Apple e Google continuano a tenere TikTok come app disponibile sui propri store rischiano sanzioni.
Il ban di TikTok negli USA avrà conseguenze per noi europei?
I miei due centesimi: TikTok ha rivoluzionato la società occidentale.
Dalla cultura, la politica, fino al modo in cui interagiamo con il nostro smartphone.
Se da noi perderà appeal perché non abbiamo più i brand americani come punto di riferimento e ispirazione, lo farà lentamente.
Anche se tutto può essere, gli USA, Trump, faranno di tutto secondo me per ripristinare l’uso di TikTok nel Paese. Ci sono troppi utenti e interessi economici in ballo. E a quel punto questa storia diventerà un prima e un dopo nella storia della diplomazie del digitale.
Cosa fare se un social viene bannato?
Anche se da noi TikTok funziona ancora e siamo ben lontani dalla sua messa al bando, in un mondo in continuo cambiamento come il nostro non è mai troppo presto per preparare un manuale d’uso.
Ripetiamo insieme a voce alta: le piattaforme social sono aziende private, possono cambiare drasticamente in qualsiasi momento.
Prendiamo spunto da quello che stanno facendo i social media manager americani e teniamo in saccoccia una guida che evidenzia comunque buone pratiche generali, sperando non ci servirà presto:
Per prima cosa, rivaluta le partnership
Se lavoriamo tanto sulla piattaforma che sta per chiudere, la prima cosa da fare è rivedere i contratti in corso con brand e creator. Dobbiamo assicurarci di sapere come tutelarci nel caso in cui una piattaforma chiuda
Salva tutti i contenuti pubblicati
Gli short video e lo stile TikTok non moriranno con il ban dell’app. Scarica i contenuti pubblicati, sia per archivio sia perché potrebbero essere riutilizzati su altre piattaforme (es. YouTube Shorts, Reels).
The Verge ha pubblicato una guida su come scaricare in massa tutti i contenuti pubblicati su TikTok.
Fai un report
C’è un momento migliore per fare un report dei risultati ottenuti su una piattaforma, se non prima della chiusura della piattaforma stessa?
Molto probabilmente no.
Scarica i dati e traccia le performance per valorizzare il lavoro fatto.
Saluta la community
Momento malinconia necessario. Pubblica un video di ringraziamento per il supporto ricevuto e condividi i tuoi prossimi passi su altre piattaforme.
Abbraccia altre piattaforme
Mai fare affidamento su una sola piattaforma se vogliamo costruire il nostro personal brand o fare comunicazione aziendale sui social.
Se non l’hai già fatto, apri subito un account su almeno un altro canale e inizia a pubblicare contenuti.
☄️ Top 5 social media news
TikTok andrà offline negli USA domenica 19 gennaio, se Biden non interviene
Cambia la griglia dei profili Instagram: i classici quadrati diventano rettangoli 4:5, come preannunciato
I nostri amici vedranno i nostri like sui Reels. Nasce proprio una nuova sezione in app
Le priorità di Instagram nel 2025 secondo il capo Adam Mosseri: creatività, connessione, IA
Perplexity, il motore di ricerca basato sul'l’IA, ha acquistato un social competitor di LinkedIn, Read.cv
👓 Risorse e articoli da leggere, ascoltare, guardare
LinkedIn, l’ultimo dei social network
Andrea Daniele Signorelli su Link racconta le potenzialità del troppo bistrattato LinkedIn.
Prima dei social importava a qualcuno delle generazioni?
L'appartenenza a una data generazione è davvero così rilevante nella definizione di sé? Ne parla Pietro Minto su Lucy
Il fact checking sui social serviva a qualcosa?
Non molto, dice Il Post
Anche Red note potrà essere bannato negli USA?
Anche questo, può essere!Dove vanno i creator americani dopo il ban di TikTok?
The Verge ha raccolto qualche feedback
📚 Biblioteca social
Una raccolta di letture utili a noi che ci occupiamo di social media. Dai saggi ai romanzi. Clicca qui e sfoglia l'archivio.
✍️ Chi scrive Fuori dal PED
Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2013 lavoro specialmente per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
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Mi trovi, ovviamente, anche su TikTok, LinkedIn, Instagram.
Adoro parlare di social media, di come cambiano e di come noi cambiamo con loro: se vuoi invitarmi al tuo evento scrivi a vatonutti@gmail.com
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Buon compleanno!
GD