Il dibattito Biden-Trump è quello più social di sempre?
Fuori dal PED #94 | è tutta una questione di short video
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Giovedì notte è andato in onda in diretta sulla CNN l’atteso dibattito tra Donald Trump e Joe Biden in vista delle presidenziali.
Per un’analisi completa e chiara consiglio - come molti altri d’altronde - di seguire la newsletter settimanale di Francesco Costa, Da Costa a Costa, che venerdì mattina ha commentato il confronto con la consueta chiarezza.
Dopo averla letta mi sono fiondata sui canali Instagram di entrambi i candidati per capire come avessero raccontato un momento così decisivo.
Come avevamo già constato in alcune puntate precedenti, sui social dei due non troviamo particolari sorprese, ma come ogni evento mediatico di risonanza mondiale vengono comunque a galla delle evidenze per forza interessanti.
In generale tra i due è Donald Trump quello che sui social sta ottenendo più risultati.
Tornando al dibattito, sia Trump che Biden hanno pubblicato prima, durante e dopo la diretta tv contenuti coerenti con il proprio stile comunicativo:
Donald Trump video-meme che mostrano Joe Biden debole
Joe Biden contenuti multiformato che spesso sfruttano l’ironia per raccontare il day by day della campagna elettorale e criticare Trump
Secondo David H. Dunn, professore di scienze politiche e studi internazionali all’Università di Birmingham, quello andato in onda sulla CNN è stato il dibattito in cui i social media hanno avuto l’impatto più forte di sempre.
Questo perché è la prima volta in cui si scontrano due presidenti già eletti, entrambi con problemi di immagine pubblica: se non è tanto importante cosa dicono ma come lo dicono, ciò che succede sui social diventa più rilevante che mai.
E che cosa rappresenta meglio la velocità e l’immediatezza dei contenuti social?
I video brevi in formato verticale.
I Reels, I TikTok, gli Shorts.
"What we'll see from the debate are key clips that are chopped up and reproduced, maybe even manipulated, and used on social media platforms thereafter. Half of Americans get their news from either YouTube or TikTok, so it's how those soundbites and clips are used afterwards that will be crucial.
Dice Dunn su Newsweek.
Tutto si gioca, reciprocamente, su défaillance impacchettate ad hoc in mini video potenzialmente virali utili a far emergere l’altro come perdente.
Durante il dibattito, poi, non c’è stata traccia di TikTok: nessuno dei due ha accennato al possibile ban. Forse perché, come scrive Emanuele Capone, entrambi hanno capito che la piattaforma potrebbe rivelarsi molto importante durante gli ultimi mesi di campagna elettorale.
[📂 Della strategia social di Trump avevo parlato qui. Di quella di Biden, in particolare riguardo TikTok, qui.]
È tutto per oggi. Buon weekend di post programmati e alla prossima!
V.
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