Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #112.
🏠 È già passato un anno da quando Fuori dal PED si è trasferita qui su Substack!
Posso dire di essere moolto soddisfatta. Su Mailchimp il costo aumentava con gli iscritti, e i dettagli di design da gestire erano troppi.
Su Substack invece riesco a concentrarmi di più sui contenuti e a interagire meglio sia con chi legge Fuori dal PED che con altri creator.
Quindi grazie Substack, avanti così!
Di cosa parliamo oggi? Di Bluesky, il social che cerca di riportare in vita tutto ciò che amavamo di Twitter.
Durante l’ultima settimana ho riattivato il mio account e navigato questo nuovo social. Ti racconto com’è andata.
E un grande grazie a tutte le nuove persone che si sono iscritte nell’ultimo periodo: 100 in un solo mese! Per me è una bella soddisfazione veder crescere il progetto, farò di tutto per rispettare le aspettative 🤝
Se ci conosciamo poco: ciao, sono Valentina e mi occupo di social media, specialmente per giornalisti, media e autori. In Fuori dal PED racconto il dietro le quinte del mio lavoro e cosa imparo durante il percorso.
Per oggi è tutto!
Buon weekend di post programmati e alla prossima,
V.
🗓️ P.S. se fai base a Udine ti ricordo che martedì 3 dicembre ci vediamo alla Libreria Tarantola alle 18 per parlare di Confessioni di un marketer, il nuovo libro di Enrico Marchetto!
Fin dalla fase beta, Bluesky si è posizionato come l’alternativa ideale per gli scontenti delle modifiche introdotte da Elon Musk su Twitter (solo per citarne alcune: mancanza di moderazione, eccesso di pubblicità, aumento della tossicità nelle conversazioni).
In seguito alla vittoria di Trump, l’interesse nei confronti di questa piattaforma è aumentato ancora di più e in poco tempo Bluesky ha superato i 20 milioni di utenti.
Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo con ordine.
Cos’è Bluesky
La prima versione di Bluesky nasce nel 2021 come progetto open-source di Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter
Si tratta di una piattaforma di microblogging che usa un protocollo decentralizzato, una rete che non dipende da server di proprietà di una singola azienda
L’obiettivo è costruire uno spazio social dove gli utenti hanno maggiore controllo.
Il feed su Bluesky è identico a quello di Twitter: scorri dei contenuti principalmente testuali, brevi e non per forza sempre accompagnati da foto, video o link.
Anche il profilo funziona come su Twitter: nome e handle.
Io ho preso vatonutti per rimanere coerente con gli altri account e perché ci sono ormai affezionata.
Una settimana su Bluesky
Adoro i social network nella loro prima fase, quella un po’ carbonara in cui ci sono solo curiosi di vedere come è fatto un nuovo spazio digitale, mentre tutto deve ancora prendere forma.
Avevo aperto un account su Bluesky quando l’app era ancora in fase beta e solo su invito (grazie Viola Stefanello!).
L’ho lasciato prendere polvere fino a 7 giorni fa, spinta dal continuo aumento di nuovi utenti.
Lo sto esplorando anche perché lavoro come consulente e social media manager per diversi giornalisti, e Twitter da sempre è stata la piattaforma principale per media e istituzioni.
Io stessa ho creato il mio primo account social su Twitter perché era la piattaforma che andava di più 👵🏻
Insomma, ho dato volentieri una chance a Bluesky e non ha deluso le mie aspettative: il clima è sereno, si intravede lo scambio di opinioni ma non c’è la confusione che regna sovrana su Twitter o altri spazi.
Dopo un po’ di sano scroll totalmente casuale, ho cercato se sulla piattaforma ci fosse già qualche giornale italiano.
Pensa che su Bluesky ci sono state alcune persone che “hanno tenuto il posto” ai giornali creando dei bot che pubblicassero i loro articoli 😳
L’unico giornale italiano che ho intercettato su Bluesky è Il Post.
Anche loro probabilmente stanno cercando di capire quale strada prenderà il social, ma ho trovato interessante che intanto abbiano già personalizzato il loro spazio creando lo “starter pack” del Post.
Lo starter pack è una lista di account che consigli ai nuovi iscritti per orientarsi intorno a un tema.
Il Post ha creato la lista degli account dei giornalisti del Post così che i fan in un solo click possano seguire tutti i membri della redazione.
Questa funzione non è solo per i media: chiunque può creare uno starter pack per facilitare l’ingresso dei nuovi utenti. Io ad esempio vorrei creare uno starter pack di social media manager. Vediamo se ne intercetto abbastanza.
Il Guardian, il quotidiano inglese recentemente scappato da Twitter, ha dichiarato che da quando è su Bluesky il traffico al sito è duplicato rispetto a quello generato da Threads.
Dopo una settimana su Bluesky, questi sono i principali punti di forza e di debolezza, secondo me.
Pro
✅ Conversazioni di qualità tra professionisti e giornalisti
✅ Nessuna pressione da like o follower
✅ Discussioni su media, tecnologia e attualità
✅ I post contenenti link non vengono penalizzati
Contro
❌ Ancora pochi utenti
Hai letto bene: i post contenenti link non vengono penalizzati.
Bluesky è forse l’unica piattaforma social che NON penalizza un contenuto se contiene un link.
Se avete un canale YouTube o una newsletter, io un account anche dormiente su Bluesky lo farei anche solo per questo vantaggio.
A chi consiglio Bluesky
Vedremo come evolverà la piattaforma, potrebbe andare avanti due mesi come due anni, ma in questa prima fase consiglio di aprire un account Bluesky a chiunque voglia testare nuove idee editoriali senza fretta e senza rumore.
Lo consiglio a due categorie, su tutte:
Ai giornalisti, in primis, perché offre l’opportunità di creare relazioni senza la confusione delle piattaforme più popolate. Vale per le connessioni con altri colleghi, ma anche per le connessioni con esperti e fonti utili per reportage e articoli
Ai liberi professionisti che fanno divulgazione, per il cosiddetto early adopter effect: se iniziate oggi a creare una community rimarrete per sempre i primi a parlare di un tema sulla piattaforma.
Chiudo così: su Bluesky c’è un profilo che ci aggiorna sull’arrivo di Francesco Costa sulla piattaforma. LOL!
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✍️ Chi scrive Fuori dal PED
Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2013 lavoro specialmente per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
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Adoro parlare di social media, di come cambiano e di come noi cambiamo con loro: se vuoi invitarmi al tuo evento scrivi a vatonutti@gmail.com
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Sto leggendo varie recensioni e commenti a Bluesky, ma sono - a questo punto della mia vita - terrorizzato dall'evoluzione delle piattaforme, anche di quelle che promettono utopie. Guardo il Substack degli inizi: paradisiaco. Poi sono arrivati i marketer, poi i mille rivoli che non c'entrano niente, poi i video (I VIDEO), poi quelle che lanciano le sarde per il loro OF, poi la distinzione tra subscribers e followers (davvero?), e mi chiedo se ne vale la pena di crederci per qualche mese, e poi vedersi disfare i filari del vigneto dai barbari.
solo dei pervertiti potrebbero correre ad iscriversi in un social solo perchè li vi si è reintrodotto il tribunale dell inquisizione che altrove è stato tolto, e che appiattisce tutto.
Che noia.