La differenza tra comunicazione politica e istituzionale, sui social 🥥
e cosa cambia con Kamala Harris
Ciao! Sei su Fuori dal PED, la newsletter che cerca di fare ordine tra i trend social e i drammi dei social media manager. Puntata #98.
Come stai? hai caldo e voglia di andare in ferie? anche io. Ogni volta che mi sale lo sconforto penso però a Francesco Costa che in 10 giorni ha dovuto coprire l’attento a Trump, il covid e il ritiro di Biden, l’ascesa di Harris.
Mi faccio da sola un assist riguardo la politica americana perché in questi giorni anche sui social stanno succedendo dei passaggi che segneranno la digital diplomacy e l’uso dei social in termini di comunicazione politica e non solo.
Parliamo dunque di Kamala Harris: come è messa sui social? quali canali sta utilizzando? come si differenzia la comunicazione politica e quella istituzionale?
La carne sul fuoco è tanta, cercherò di rendere il discorso il più agile possibile grazie a punti elenco e grafichette.
Buon weekend (o ferie) di post programmati.
V.
La differenza tra comunicazione politica e istituzionale, sui social
L’ecosistema social di Kamala Harris e cosa sta cambiando 🇺🇸
Questa panoramica deve iniziare con una premessa: Kamala Harris è attualmente vice presidente degli Stati Uniti d’America e candidata alle elezioni presidenziali 2024.
Ciò significa che ha un ruolo sia politico che istituzionale.
Un doppio cappello che una volta indossato (succede anche da noi in Italia) ha delle conseguenze anche sulla comunicazione, in particolare modo digitale.
Forse conosci già la differenza tra comunicazione politica e istituzionale, ma meglio non dare niente per scontato. Nel caso, salta pure il prossimo paragrafo (ma non perdere il capitolo su Kamala!!)
Seconda premessa: cosa intendiamo per comunicazione politica e comunicazione istituzionale
Cos’è la comunicazione politica: tutte le forme di comunicazione messe in atto dagli attori politici allo scopo di raggiungere obiettivi specifici.
Non si limita ai messaggi verbali, comprende anche forme di comunicazione simboliche e rituali (es. abbigliamento)1
≠
Cos’è la comunicazione istituzionale: tutte le forme di comunicazione che hanno come obiettivo principale quello di fornire un’informazione di pubblica utilità e immediatamente fruibile.
“Il contenuto del messaggio politico è di per sé multidimensionale e multistadio.”
Certo, col tempo queste definizioni classiche hanno sicuramente assunto dei tratti meno definiti, ma non sono completamente stravolte.
Anzi, sui social media di politici e rappresentanti istituzionali le differenze si vedono chiaramente.
Quando lavoravo ai social del Ministero degli esteri italiano la difficoltà stava proprio tutta qui:
trovare il giusto equilibrio tra fornire informazioni utili e immediate ai cittadini e fornirle nel modo migliore possibile considerando le tendenze delle piattaforme e degli utenti.
Per questo trovo estremamente interessante la trovata del team digital dei Democratici americani 💡
Prima di raccontare come è nato e come funziona kamalahq, vediamo come stanno i canali social di Kamala Harris.
Bisogna differenziare i due flussi comunicativi a fronte delle definizioni che abbiamo visto sopra:
Harris userà i canali personali per fare campagna elettorale, mentre continuerà a usare i canali istituzionale per comunicare il ruolo da vicepresidente.
Joe Biden ha fatto e continua a fare la stessa cosa.
Ora, come dicevo prima, il dubbio amletico quando si lavora ai social di un politico o di un’istituzione in tempi recenti è sempre uno:
come diamine faccio ad arrivare ai più giovani, a creare contenuti non noiosi e più impattanti, e dove li posso pubblicare?
C’è da dire questo dubbio tendenzialmente se lo pone, in generale e nel mondo, sempre la sinistra.
La destra spesso non si fa problemi (vedi Trump, ma vedi anche Salvini) a pubblicare contenuti poco ortodosso sui canali ufficiali.
Anzi, la loro forza negli ultimi anni è stata proprio riuscire a far diventare “da manuale” queste pratiche perché secondo loro significa “andare controcorrente”.
Ma torniamo, appunto, a noi e guardiamo a questo post per capire perché è stato aperto l’ecosistema “hq”:
Siamo ancora nell’era Biden candidato alle presidenziali ma emerge chiaro il tono di voce: il contenuto vuole ricordare velocemente i progressi della presidenza senza annoiare.
Questo post non sarebbe stato possibile su nessun altro canale, personale o istituzionale.
Come e perché nasce @bidenhq, poi @kamalahq
A inizio 2024 l’affaire TikTok negli Stati Uniti è già avviato.
I Repubblicani - e non solo - lo vogliono bannare, alcuni Stati ne bandiscono l’utilizzo, Joe Biden e Donald Trump nel corso dei mesi cambiano spesso opinione a riguardo.
A febbraio Donald Trump non è ancora attivo sulla piattaforma: il team di Joe Biden deve trovare un modo per entrarci, senza strafare, perché si tratta sempre di Joe Biden, ma per sfruttare la sua assenza.
Nasce così bidenhq, il canale del comitato elettorale.
Usano un alter ego di Biden chiamato Dark Brandon. Un Biden con gli occhi spara laser che si ispira al personaggio di The Boys (ndr. serie fantastica, la trovi su Prime Video).
Inizialmente Dark Brandon era un meme creato dalla destra per attaccare Biden.
Poi i Dem se ne sono furbescamente appropriati ribaltando il significato e usando il meme per spingere un’immagine forte di Biden.
Non stiamo parlando solo di TikTok.
Lo stesso handle rappresenta un’ecosistema multipiattaforma che comprende anche Instagram e Twitter.
Il vantaggio in termini di campagna elettorale, che mantiene ancora oggi, però è sicuramente sull’app cinese.
I vantaggi del canale TikTok bidenhq/kamalahq
Presidiare una piattaforma vissuta dai giovani e cool, senza dover aprire un canale istituzionale
Attaccare Donald Trump su un territorio che ancora non presidiava (Trump ha aperto TikTok solo recentemente)
Utilizzare formati più innovativi e in linea con la piattaforma (meme, trend)
Arriviamo all’era Harris candidata alle presidenziali.
In seguito al ritiro di Joe Biden dalla corsa e all’endorsement alla sua vice il canale transita alla nuova protagonista:
✓ Cambio handle (da @ bidenhq a @ kamalahq)
✓ Cambio foto profilo (bye bye Dark Brandon, il meme alter ego di Joe Biden)
✓ Cambio bio
Tutte le modifiche si adattano a quello che nel frattempo sta succedendo online:
la cantante Charli XCX con un tweet di supporto alla candidatura di Kamala Harris dà il via a un filone di contenuti spontanei, specialmente su Twitter e TikTok, che seguono la “brat aestethic”.
L’estetica derivata dall’ultimo disco, brat, di Charli XCX, caratterizzata dal colore verde acido e un font.
Cosa significa “Kamala IS brat”, secondo Charli XCX:
“You’re that girl who is a bit messy and loves to party and maybe says dumb things sometimes. She’s honest, blunt and a little bit volatile. That’s Brat.”
A diventare particolarmente virale è stato un pezzo di discorso di Harris di un anno fa in cui parlava di come sia importante focalizzarsi non solo sui giovani ma anche sulle esigenze delle comunità che li circondano.
Il testo You think you just fell out of a coconut tree? You exist in the context of all in which you live and what came before you è diventato un audio molto utilizzato dai giovani per raccontare l’entusiasmo nei confronti della candidatura di Harris.
Se vedete in giro tante emoji del cocco o della palma, è per questo motivo.
MA NON È FINITA QUI.
Ieri 25 luglio in Italia ci siamo svegliati con un’altra novità: Kamala Harris ha aperto anche il profilo personale su TikTok.
Nonostante il possibile ban della piattaforma negli Stati Uniti, nonostante l’app sia bannata sui dispositivi aziendali dei dipendenti delle agenzie governative, il team dei Democratici ha probabilmente pensato quando ci ricapitano tutte queste conversazioni online sulla nostra candidata piena di energia. Facciamolo.
Vedremo come verrà utilizzato questo profilo ma non mi aspetto niente di rivoluzionario:
sarà probabilmente un Instagram in formato video, è un canale personale e non istituzionale che potrebbe però diventare il profilo TikTok di un Presidente degli Stati Uniti.
Cosa mi aspetto dal nuovo canale TikTok di Kamala Harris
(così poi vediamo se ci ho azzeccato o meno)
Video estratti dai discorsi - 50% dei contenuti
Video storytelling dalla campagna elettorale - 30% dei contenuti
Mini carousel con frecciatine a Trump - 20% dei contenuti
In definitiva l’ecosistema social di Kamala Harris si sta strutturando sempre di più.
Un’ottima base per entrare in corsa in campagna elettorale.
Ora la sfida sarà sfruttare i numeri e l’interesse generati negli ultimi giorni (vi ricordate dell’attentato a Trump? sparito) e costruire una comunicazione e dei contenuti che vadano oltre i trend e la vitalità istantanea.
Altri contenuti interessanti:
Su Instagram gli Obama supportano ufficialmente la candidatura di Harris con un post in cui viviamo il momento della telefonata. Bello l’uso della collab a tre e la registrazione in real time
Il primo video pubblicato sul canale TikTok di Kamala Harris
Lo spot elettorale di Kamala Harris, che utilizza una canzone di Beyonce
Se ti interessa come si sta muovendo la politica sui social recupera queste puntate:
☄️ Top 5 social media news
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Ancora IG: test sui “Super likes” alle Stories
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👓 Da leggere, ascoltare, guardare
I contenuti bizzarri pubblicati da Nicolás Maduro sui social, spiegati
Kamala Harris sui social funziona già
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Mi chiamo Valentina Tonutti e sono una social media manager e strategist. Dal 2014 lavoro con i social soprattutto per media, politica e editoria. Online e offline amo condividere e creare sinergie: Fuori dal PED nasce per questo.
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Sorice, M. (2011) La comunicazione politica. Carrocci Editore, 2011